La manifestazione per la pace a Roma ha registrato una marea di presenze, che Rossella Miccio, presidente di Emergency, ha commentato ufficialmente nella Capitale. Le sue parole sono state riprese dal quotidiano “Avvenire”: “La pace è di tutti, in mare e in terra. Gino Strada sarebbe felicissimo di vedere questa pace oggi. Noi abbiamo deciso da che parte stare, come tutte le Ong umanitarie, perché essere contro la guerra significa in primis essere dalla parte delle vittime dell’Ucraina, ma di tutte le guerre. Noi ripudiamo la guerra, lo facciamo tutti i giorni negli ospedali in cui curiamo le vittime di guerra. Siamo stanchi di sentire dire che la guerra è una necessità. Non lo è: la guerra è una scelta. E fino a quando ci sarà guerra non potrà esserci diplomazia”.
Le ha fatto eco Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio: “Non abbiamo paura di dire con forza la parola ‘pace’. La diciamo con accenti diversi. Pace è la parola che diciamo pensando all’Ucraina, soprattutto a tutte quelle donne ucraine che sono fuggite con i loro figli”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
MANIFESTAZIONE PER LA PACE A ROMA: PER LA QUESTURA I PARTECIPANTI SONO 30MILA
Per la Questura di Roma sono 30mila i partecipanti alla manifestazione per la pace che sta sfilando per le strade della Capitale. Lo riporta il Fatto Quotidiano, precisando che il corteo procede a rilento tra cori e bandiere arcobaleno. Infatti, erano attesi interventi dal palco, ma il serpentone dei pacifisti solo poco fa è arrivato a piazza San Giovanni, dove è stato appunto allestito il palco. E sono ancora tanti i manifestanti in piazza della Repubblica, dove inizia il corteo. Distanti a parole e in strada le delegazioni di M5s e Pd: circa un chilometro dividono le due pattuglie, che sfilano senza bandiere, come da richiesta degli organizzatori della manifestazione. Conte è in testa alla delegazione dei grillini, Letta a quella dem.
In piazza San Giovanni è stata letta una lettera scritta dal presidente della Dei, il cardinale Matteo Zuppi: “Liberi insieme dalla guerra! Caro amico, sono contento che ti metti in marcia per la pace, qualsiasi sia la tua età e la condizione permettimi di dare del tu“, questo l’incipit. “Non c’è tempo da perdere perché tempo significa altre morti“, per Zuppi che sottolinea come la pace sia indispensabile. “Perché è come l’aria e in questi mesi ne manca tanta. Le morti sono già troppe per non capire e se continua non sarà sempre peggio? Chi lotta per la pace è un realista, anzi un vero realista, perché sa che non c’è futuro se non insieme“. Poi l’appello a Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky: “Papa Francesco con grande insistenza ha chiesto di fermare la guerra, noi chiediamo al presidente della federazione russa di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza. E chiediamo al presidente dell’Ucraina che sia aperto a serie proposte di pace“. (agg. di Silvana Palazzo)
MANIFESTAZIONE PER LA PACE ROMA: CORI CONTRO PUTIN
Piazza della Repubblica a Roma piena per la manifestazione per la pace. Il corteo organizzato in seguito alla guerra in Ucraina è partito e sono tantissime le bandiere arcobaleno e gli striscioni. Ad esempio, davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli ne è stato esposto uno con la parola “pace” declinata in dieci lingue. Centinaia di persone hanno sorretto una bandiera della pace lunga 50 metri, per iniziativa del Comitato per la Marcia Perugia Assisi, tra i promotori del corteo Europe for Peace che raggiungerà poi piazza San Giovanni.
Un gruppo di donne ucraine guida il corteo intonando le canzoni tradizionali del loro popolo. Poi si sono esibite nell’inno ucraino con la mano sul cuore. La piazza ha intonato anche cori anti Putin. “Pace all’Ucraina e Putin in galera“, uno dei cori contro il presidente della Russia. Intanto Giuseppe Conte, presidente M5s, arrivato in piazza ha espresso la sua contrarietà al sesto invio di armi all’Ucraina: “Il governo non si azzardi a procedere senza aver interpellato il Parlamento, tanto più trattandosi di un governo che non è più di unità nazionale. I cittadini sono arrivati oggi in piazza per far sentire la loro voce, stanchi di una strategia che sta portando a un’escalation militare“. Per Conte bisogna “promuovere un negoziato di pace“, quindi chiede all’Ue una svolta. (agg. di Silvana Palazzo)
“GUERRE E ARMI CAUSANO SOLO NUOVE SOFFERENZE”
La Manifestazione internazionale per la Pace si svolgerà oggi, 5 novembre 2022, a Roma. L’evento, con cui verrà chiesta la fine della guerra in Ucraina, è organizzato dalla coalizione Europe for peace e promosso a livello nazionale da Rete italiana pace e disarmo, Campagna Sbilanciamoci!, AOI (Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale), #StopTheWarNow. Ad essa hanno aderito oltre 600 associazioni. Anche dalla politica l’iniziativa è stata accolta con favore, ma essendo di natura civile non ci saranno interventi di esponenti di partiti.
“Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli”, questa la presa di posizione dei promotori del disarmo. “La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future”.
MANIFESTAZIONE PER LA PACE ROMA: ORARIO E TAPPE
La Manifestazione internazionale per la Pace a Roma inizierà da piazza della Repubblica. Alle 12.00 è previsto il raduno, alle 13.00 la partenza. Il corteo raggiungerà piazza San Giovanni in Laterano, dove si trova il palco. Lì alle 14.45 verranno letti il manifesto dell’iniziativa e la “Lettera a chi manifesta per la pace” del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei. Dalle 15.00 gli interventi di rappresentanti delle principali organizzazioni promotrici alcune testimonianze tematiche.
Le associazioni hanno invitato coloro che non potranno essere nella Capitale per partecipare alla manifestazione in prima persona a farlo a distanza esponendo la bandiera della pace o un cartellone sul tema al balcone o alla finestra.