La manovra è quasi pronta e la Cisl sta avviando una nuova compagna per rilanciare la proposta di un Patto sociale per il Paese
Con l’invio del Documento programmatico di bilancio per il 2026 alla Commissione europea possiamo dire che inizia ufficialmente la sessione di bilancio che dovrà portare all’approvazione della manovra, una volta si sarebbe chiamata legge finanziaria, per il prossimo anno.
La manovra rappresenta probabilmente l’atto maggiormente politico che ogni Esecutivo compie durante l’anno. È, infatti, in questa sede che vengono definite le priorità del Governo per il Paese per l’anno che verrà. Come sempre accade in queste casi i vari ministri, e le varie forze politiche della maggioranza, tenderanno a evidenziare i punti secondo loro maggiormente qualificanti. Allo stesso tempo, ovviamente, le forze di opposizione porranno il focus delle loro riflessioni sugli aspetti ritenuti maggiormente critici e avanzeranno proposte alternative, quelle che sarebbero state fatte proprie da un Governo con un orientamento politico diverso.
Nelle prossime settimane tutti i diversi soggetti a vario titolo interessati potranno portare un contributo alla discussione, si pensi, in particolare, alle parti sociali. Non mancano, e non mancheranno, ovviamente, le critiche all’impianto della manovra, e poi alle sue misure più specifiche, da parte di sindacati, in particolare Cgil e Uil, che in questi anni si sono spesso caratterizzati per uno scontro frontale, anche con toni accesi, nei confronti dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
In questo quadro è interessante sottolineare come anche la Cisl, il sindacato che in questi anni si è dimostrato, altresì, maggiormente dialogante con il Governo Meloni, sta avviando una sua compagna denominata “Il cammino della responsabilità”, con la quale si propone di rilanciare un nuovo “Patto sociale” per il Paese che sappia tenere insieme la crescita, in particolare dei salari, la coesione sociale e più in generale tutte le possibili forme di “partecipazione attiva” dei lavoratori.
Nel documento, approvato dalla Segreteria generale, si punta in particolare sul rilancio di investimenti che siano in grado di impattare in maniera significativa sul tessuto sociale, con un focus dedicato all’innovazione e alla politica sanitaria e a una gestione diversa della finanza pubblica che non sacrifichi più la crescita il nome della stabilità economica. Secondo la Cisl, insomma, la manovra “che verrà” può rappresentare un primo passaggio per la definizione di un nuovo patto sociale di medio periodo.
Un’iniziativa quella del “cammino della responsabilità” che la Cisl mette a disposizione di tutti quei soggetti istituzionali, sociali e imprenditoriali che vi vorranno partecipare. La speranza è che da questo dialogo, che parte dalla base e dai territori, possano arrivare proposte concrete, e sostenibili, e che il Governo le possa fare proprie.
Atti fondamentali per la nostra convivenza civile e sociale come la Legge di bilancio, infatti, non dovrebbero essere scritti da Esecutivi chiusi nelle loro stanze, ma da una classe politica in grado di recepire le istanze che arrivano dal basso.
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