Manuela Blanchard, la mitica “Manu” di Bim Bum Bam, si è raccontata in una lunghissima intervista al Corriere parlando del programma cult degli anni ’80 e di come sia cambiata la tv negli anni. Sono passati quasi trent’anni da quel programma per bambini che ha lanciato personaggi del calibro di Paolo Bonolis, l’indimenticabile pupazzo di Uan e la “Manu” che tutti ricordano per quella sua “improbabilissima” pettinatura ad “ananasso” con tanto di fiocco in bella vista. A distanza di tantissimi anni, Manuela ha fatto le sue scelte lasciando il mondo della tv e dedicandosi alle cose che le piacciono. Ricordando però quei tempi ha detto: “oddio quel fiocco! Era d’obbligo e non sapevo come fare per nasconderlo” ha detto la Manu che era chiamata ad indossare abiti discinti e stare ben attenta alle parole da dire.
Manu di Bim Bum Bam: “Renzo Arbore disse che noi eravamo i veri figli di “Alto Gradimento”
E’ capitato però di pronunciare delle parole proibite ricorda Manuela Blanchard: “una volta dissi “energumeno”: dovetti rifare la scena perché la presero per una parolaccia”. La conduttrice di Bim Bum Bam ricorda anche di quando rimase incinta proprio nell’anno di debutto del programma: “feci il provino per sostituire Licia Colò. Mi presero ma poi mi accorsi di aspettare un figlio. Figurarsi, in una trasmissione per bambini! Allora raccolsi l’energia, girai tutte le puntate possibili. Poi al sesto mese mi ammalai di broncopolmonite: l’aria condizionata negli studi tv dell’epoca era letale”. Con Paolo Bonolis i rapporti inizialmente sono stati buoni anche se “ci volle un anno di rodaggio. Io non ho un carattere docile. Buoni rapporti ma negli ultimi anni lui è letteralmente sparito” ha precisato la Manu. Sicuramente Bim Bum Bam ha segnato la sua vita, un periodo bellissimo che ricorda così: “le trasmissioni per ragazzi all’epoca potevano diventare una palestra televisiva e fu così per noi. Facevamo tutto a braccio: si partiva da un capriccio di Uan e io e Paolo mettevamo il resto. Diciotto interventi a puntata costruiti sul nulla. Alla premiazione di uno dei tre Telegatti che abbiamo ricevuto, Renzo Arbore disse che noi eravamo i veri figli di “Alto Gradimento””.
Manuela Blanchard: “non guardo la tv da dieci anni”
Il successo di Bim Bum Bam è stato tale da creare la cosiddetta “generazione Bim Bum Bam”, una generazione che Manuela Blanchard commenta così dalle pagine del Corriere: “disimpegnata ma non superficiale, allegra ma con intelligenza. Basti pensare a tutti i cartoni animati che il programma ha lanciato (Lady Oscar, Pollon, Hello Spank, ndr)”. Dopo Bim Bum Bam qualcosa è cambiato: “volevano ridimensionare le trasmissioni per ragazzi e cambiarne lo spirito” racconta la Manu, che in quel preciso momento ha fatto una scelta importante per la sua vita. “Io dissi di no e proposi nuovi format. Per esempio mi sarebbe piaciuto fare programmi sulla natura. Niente da fare. Però rifiutai di fare le telepromozioni: in quel modo non sarei mai cresciuta professionalmente” ha detto la Blanchard che oggi non vive assolutamente di rimpianti. Mi occupo di cose che mi interessano, come, ad esempio, lo yoga. Ho una scuola di Tai Chi, sto benissimo anche senza la tv” ha detto precisando di non guardare la tv da almeno 10 anni!