Arrivano interessanti aggiornamenti in merito all’omicidio di Mara Favro, la donna sparita dalla provincia di Torino e trovata nei boschi di Gravere lo scorso mese di marzo. Sarebbe stata uccisa con delle coltellate ma al momento il suo assassino resta a piede libero.
Chi l’ha visto, talk di Rai Tre, è tornato ad occuparsi della vicenda, scoprendo che Luca Miglione, il pizzaiolo (indagato per omicidio) per cui Mara Favro lavorava (l’ultimo luogo frequentato prima di sparire sarebbe proprio la pizzeria), è stato raggiunto da una misura restrittiva: sarebbe infatti uscito dal suo comune di residenza senza permesso, andando da Chiomonte a Gravere, ed ora ha l’obbligo di firma quotidiano. Il padre di Luca Miglione ha raccontato che i due erano alla ricerca di un terreno dove parcheggiare un mezzo, ma il pizzaiolo non avrebbe potuto allontanarsi senza prima avvisare le autorità.
MARA FAVRO, LE ACCUSE DELLA CAMERIERA A MIGLIONE
Miglione che, come ricorda Chi l’ha visto, dovrà affrontare un processo per la presunta aggressione ai danni della cameriera della sua pizzeria, che ha denunciato di essere stata aggredita e minacciata “Vuoi finire come Mara Favro?”, avrebbe detto. La denuncia riguarda anche per abusi sessuali, visto che la stessa cameriera racconta di essere stata palpeggiata nelle parti intime e di essere stata invitata a raggiungere Miglione in una stanza.
Il pizzaiolo rimanda però tutto al mittente: “Io non le ho mai fatto del male, mai fatto del male ad una donna, ad un uomo se sono arrabbiato probabilmente sì. Se un uomo dà uno schiaffo ad una donna, la donna gira per tre giorni. Mai toccata io. Io se devo fare una cosa te la faccio, io sono diretto, le bugia hannop le gambe corte”, riferendosi alle accuse della cameriera, che parla di un uomo molto aggressivo che in un’occasione l’ha anche insultata in strada, sputando a terra.
MARA FAVRO, SI CERCA IL SUO SMARTPHONE NEI BOSCHI
Su Mara Favro Miglione aggiunge: “Mara ha chiamato l’assassino quella notte, qualcuno che magari gli ha detto di no per il passaggio e poi è venuto. Il telefono l’avrà lasciato da qualche parte, registra tutto se lo lasci in tasca…”. E proprio i famigliari, assieme all’associazione Penelope, stanno cercando il telefono della povera donna: “Chi l’ha buttata qui è perchè conosce bene questa zona qui, sanno che se la buttano lì non la troveranno mai”, racconta Fabrizio Favro, il fratello.
Sul telefono potrebbero esserci tracce delle ultime ore in vita di Mara, magari proprio le chiamate effettuate inconsapevolmente al suo assassino. Quello smartphone, tra l’altro, è un vero e proprio mistero visto che la notte della sparizione la donna avrebbe inviato dei messaggi molto sospetti ad alcuni conoscenti fra cui Carlo, amico di Mara, che nella giornata di oggi sarà sentito dagli inquirenti, come svela sempre Chi l’ha visto: vedremo cosa emergerà nei prossimi giorni.