Vi abbiamo parlato dello sfratto esecutivo al Nuovo Cinema Palazzo, con i sigilli rotti dagli attivisti, e Marcello Fonte si schiera dalla parte degli “occupanti”. L’attore, protagonista nello straordinario Dogman (David di Donatello per il miglior film), difende con tutte le sue forze una delle realtà culturali più attive sul territorio capitolino e, intervistato ai microfoni di Repubblica, ha ricordato: «Mi hanno accolto quando non ero nessuno, qui dentro ci ho vissuto per anni e lavorato come custode ma non solo: una compagnia teatrale di ex carcerati veniva qui a fare le prove e io, che non avevo mai studiato teatro, avevo imparato tutto a memoria». E arrivò a sostituire uno degli attori: «Ho avuto la mia occasione ed è stato così che Garrone mi ha notato», con il boom di Dogman e una carriera in rampa di lancio…
MARCELLO FONTE: “SALVIAMO IL NUOVO CINEMA PALAZZO”
Marcello Fonte ha spiegato di voler comprare questo spazio in modo che sia di tutti: «Magari insieme ad altri artisti e con chiunque voglia partecipare». L’attore ha sottolineato di sapere ormai come gestirlo e quanto sia importante arricchire e rendere vivo il quartiere. «Dovrebbe tornare a essere un cinema», aggiunge Fonte, che sogna di portarci dentro un maxischermo in un cinema diverso dagli altri, «in cui è possibile sedersi e guardare opere cinematografiche ma non solo: ci sarebbe anche la possibilità di partecipare a tutte le altre iniziative che vengono portate avanti». E l’attore ha spiegato perché difende il Nuovo Cinema Palazzo: «Perché i giovani sono disposti a pagare 20-30 euro per bere birre o drogarsi. E sempre più spesso si rifiutano di pagarne 5 per godere di uno spettacolo teatrale, per arricchirsi con l’arte e la cultura o per ascoltare un dibattito. Ecco, di fronte a questa tendenza sempre più diffusa il Cinema Palazzo va controcorrente e resiste offrendo momenti di condivisione sani alla collettività».