Marco Bonini, attore televisivo, cinematografico e teatrale, reso celebre da alcune fiction Rai come “Il Paradiso delle Signore” e “Cuori”, è intervenuto ai microfoni di “Weekly”, trasmissione di Rai Uno andata in onda nella mattinata di domenica 4 settembre 2022. Se “da grande” Bonini vuole continuare a percorrere la strada professionale lungo la quale da tempo si è incamminato, va detto che non sempre le sue ambizioni sono state quelle di recitare davanti alle telecamere: “Inizialmente volevo fare il ballerino, tanto che ho studiato danza classica per quattro anni. Durante l’autogestione del primo anno di liceo c’era un seminario di danza moderna, così ci sono andato, ho ballato e mi sono appassionato. Poi, la mia insegnante un giorno mi ha detto che ero troppo alto e poco talentuoso e mi ha suggerito di darmi alla recitazione. Io l’ho presa in parola e mi sono lasciato ispirare, anziché offendermi”.
Peraltro, Marco Bonini non è figlio d’arte: la mamma faceva il vigile urbano, il papà era un antennista. “Diciamo che sono stato un figlio molto scomodo, ho rotto le scatole – ha scherzato l’attore –. Vengo da un nucleo piccolo-borghese, in cui l’arte era seguita da mia madre in forma ‘normale’. La mia scelta di fare danza classica a 14 anni… Vi lascio immaginare i commenti!”.
MARCO BONINI: “DOPO LA MATURITÀ HO COMPRATO UN CAMPER”
Nel prosieguo della sua chiacchierata a “Weekly”, Marco Bonini ha raccontato che tutti i suoi amici appena maggiorenni si compravano l’auto, mentre lui con i primi guadagni acquistò “un camper per girare il mondo. L’estate della maturità feci il giro d’Europa con quel mezzo: fu una vacanza di un 45 giorni con i miei compagni di classe, ci divertimmo moltissimo”.
La popolarità per Bonini è arrivata grazie alla televisione e alle fiction, invece il cinema “dà qualità e la pellicola a cui tengo in modo particolare è ‘Noi e la Giulia’, con cui io ed Edoardo Leo abbiamo vinto anche dei David di Donatello“. Nella vita di tutti i giorni, invece, che tipo di papà è Marco Bonini? “Ai miei figli tento disperatamente di trasmettere la passione nel cercare se stessi. In particolare, mio figlio Orlando è bravissimo negli sport, ha una predisposizione naturale al ritmo e all’equilibrio, ma non vuole saperne di fare attività fisica e io devo rispettarlo”.