NUOVA CONDANNA PER MARCO ELETTI
È durato un solo giorno il processo di appello a carico di Marco Eletti, l’ex concorrente de L’Eredità che era stato già condannato in primo e secondo grado per l’omicidio del padre e il tentato omicidio della madre. La pena di 24 anni e 2 mesi è stata confermata nuovamente dai giudici della Corte d’Appello di Bologna. Dunque, il tentativo della difesa di eliminare l’aggravante della premeditazione, contestata dall’accusa, è fallito.
Il caso, infatti, era finito in Cassazione, dove i legali di Marco Eletti avevano ottenuto l’annullamento del verdetto di secondo grado e disposto un nuovo processo d’appello, che doveva focalizzarsi solo sull’aggravante.
I legali di Marco Eletti hanno ribadito, come sostenuto da sempre, che non vi sia alcuna prova della premeditazione, ma per i giudici di Bologna c’era un piano delittuoso, sebbene il movente non sia mai stato chiarito. Ora la difesa attende che vengano depositate le motivazioni della nuova sentenza per valutare il nuovo ricorso in Cassazione.
IL MOVENTE ANCORA NON CHIARO
Per l’accusa, il movente dell’omicidio di Paolo Eletti e il tentato omicidio della madre Sabrina Guidetti sarebbe riconducibile parzialmente alla scoperta di una doppia vita del padre, per una identità di genere differente, ma anche a questioni riguardanti la casa di famiglia, che voleva ereditare subito, mentre i genitori non volevano lasciarla. Inoltre, dalle indagini difensive era emerso che il giovane, che di professione faceva il grafico e aveva partecipato come concorrente a L’Eredità, aveva scoperto che Paolo Eletti non era il padre biologico.
LA MADRE SOPRAVVISSUTA
Marco Eletti confessò solo durante il processo, infatti inizialmente si era dichiarato innocente. Per la difesa, il 36enne aveva pianificato solo l’omicidio della madre, che provò a drogare riempiendo dei bigné che le aveva offerto con benzodiazepine, invece l’omicidio del padre, ucciso a martellate, sarebbe stato frutto di un gesto d’impeto, ma per l’accusa anche in quel caso c’era un piano delittuoso. La madre, rimasta a lungo in coma, dopo essersi ripresa ha riallacciato i rapporti col figlio: stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, ha presenziato alle udienze e lo incontra regolarmente in carcere.