Esordisce cantando Teorema, Marco Ferradini, negli studi di “C’è Tempo Per”. Subito dopo il brano, incalzato sullo stesso, spiega: “E’ una canzone d’amore scritta nel 1981 assieme ad un artista scomparso. Io ero in crisi sentimentale ed è nata questa canzone, eravamo in montagna. Le prime fan di questa canzone sono state le donne che si sono riconosciute fino in fondo. Una volta si facevano i figli perchè c’erano le belle canzoni d’amore che ti aiutavano ad abbracciarti, adesso con il rap non ci sono più queste canzoni, la natalità è scesa perchè le canzoni d’amore non esistono più, non ti fanno più incontrare e non hanno più quel fluido magico”. In collegamento anche la figlia, Marta, con cui duetta sul placo: “È bellissimo cantare con tua figlia, ti senti quella forza… stiamo facendo una bella cosa. Cosa le auguro? Che lei sia contenta”. Sul ruolo della musica: “Ho sempre fatto musica, la musica mi ha salvato perchè ero uno sbandato da ragazzo, la chitarra è stata un’ancora di salvezza. Ho dato ai ragazzi la possibilità di sognare e insegno a suonare”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MARCO FERRADINI, DA TEOREMA A PROF DI MUSICA A MONZA: “AMO STARE CON I RAGAZZI”
Marco Ferradini è senza dubbio uno dei cantautori italiani più noti del panorama musicale. Il cantante comasco, infatti, ha alle spalle più di 40 anni di attività, avendo iniziato la sua carriera nel lontano 1978. Di mezzo, numerosi successi, a cominciare ovviamente dalla sua hit indiscussa, leggasi “Teorema”, quella che recita: “Prendi una donna dille che l’ami. Scrivile canzoni d’amore”. Ma Ferradini, non molti sanno, è anche l’autore del jingle della pubblicità delle Sottilette Kraft dal 1984 al 1987 e poi successivamente dal 1989 al 1991, nonché di Aeternum (’88-’90), e infine di Valfrutta, lo storico “sigla”: “Valfrutta. La natura di prima mano” (dal 1990 al 1992 e poi nel 1997). Undici gli album in studio realizzati in 42 anni, fra cui l’ultimo datato 2019 dal titolo “L’uva il vino”, con l’omonimo singolo, che era stato preceduto dal brano “Le parole” uscito il 7 giugno dell’anno scorso.
MARCO FERRADINI, PROF A MONZA: “TEOREMA? VI SPIEGO…”
Nel corso degli anni Ferradini non ha abbandonato l’amore per la musica, ma ha deciso di reinventarsi, divenendo professore sempre di musica, presso l’istituto tecnico commerciale Marthin Luther Kink di Muggiò, in provincia di Monza. «Mi piace lavorare con i ragazzi – aveva detto a riguardo lo stesso Ferradini, in un’intervista concessa lo scorso mese di febbraio ai microfoni del Corriere della Sera – la musica deve essere divertimento. Qui imparano i primi accordi alla chitarra, spesso mi portano le canzoni dei loro beniamini e le cantiamo insieme». Sul successo Teorema, Ferradini ammette che pezzo sia stato una sorta di arma a doppio taglio: «A volte mi sento come un attore imprigionato in un suo personaggio. Quando arriva un successo così grande è inevitabile che tutti si aspettino molto da te. Io sono un tipo concreto e dico sempre che ringrazio quel successo perché mi ha permesso di fare per tutta la vita ciò che amo: vivere di musica». E su chi lo accusa di un testo “violento”, lui replica: «Non scherziamo. Cosa si dovrebbe dire di certe canzoni trap di oggi? “Teorema” è una canzone d’amore, basta ascoltarla fino alla fine, è un uomo ferito che parla e alla fine vince sempre la donna. Lo hanno capito subito le femministe degli anni Ottanta. Contro la violenza sulle donne ho appena scritto “La 500 e l’astronave”».