Marco Molendini è stato il primo oggi, ospite a Domenica In, a commentare il prossimo Festival di Sanremo 2020. Il giornalista ha spiegato la vera novità di questo Settantesimo Festival della canzone italiana che, a suo dire, consiste tutta nel conduttore Amadeus il quale “debutta a Sanremo e gioca la sua carriera su quel palco, è un grandissimo telepanettone, c’è una quantità di gente impressionante, 24 cantanti non sono un dato normale”, ha commentato. A suo dire, da parte di Amadeus “c’è una certa ansia nell’affrontare il palco”, per questo a suo dire “ha chiamato tutti quelli che riusciva a chiamare”, da Fiorello a Tiziano Ferro. In merito alla discussione sulle canzoni che spesso arrivano al Festival per poi non essere più ricordate subito dopo la kermesse, Molendini ha ricordato: “Il Festival è un grande programma televisivo e le canzoni sono solo un pretesto”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MARCO MOLENDINI A DOMENICA IN
Marco Molendini non nasconde il suo pensiero sul prossimo Festival di Sanremo e sulla presenza di Amadeus come guida. “Il conduttore senza qualità della tv di Stato ha capito una cosa fondamentale: il Festivalone è un pretesto”, scrive il giornalista su Alga News. Ai suoi occhi si tratterebbe di un’occasione di fare un “telepanettone musicale farcito di consuete banalità, dove bisogna dire che le canzoni sono al primo posto (si dice sempre così ma non è mai così) e dove, parola del capitano Amadeus, non si sa mai cosa potrà accadere. Ma in realtà si sa benissimo”. Per Molendini il Festival è più che scontato e anche la prossima edizione non sarà da meno. A dimostrarlo c’è l’elenco dei cantanti che parteciperanno quest’anno, “un poltiglione di reduci antichi, reduci recenti, polvere di talent e un po’ di quel becchime che i ragazzi consumano come i popcorn, formato da rapper e trapper che spuntano sotto gli alberi come i funghi”. Oggi, 12 gennaio 2020, Marco Molendini approfondirà l’argomento sanremese nello spazio di Domenica In dedicato alla kermesse.
MARCO MOLENDINI, LE PAROLE SU SANREMO
Fra i reduci eterni appena citati, il giornalista raccoglie nomi come Michele Zarrillo e Marco Masini, oltre a Le Vibrazioni e pure Irene Grandi, “concordati ritorni immediati come quelli di Achille Lauro, coppie d’occasione come Bugo e Morgan”, senza parlare dei “ripescati dai talent”, come il vincitore di Amici, Alberto Urso, Elodie, Riki, Giordana Angi, Anastasio e via dicendo. Marco Molendini ha già fatto un’analisi dettagliata del Festival di Sanremo, sicuro che Amadeus stia puntando in alto solo per quanto riguarda gli ospiti. Smentita però da parte sua la notizia secondo cui Madonna gli avrebbe detto di no per via del suo tour, “che in realtà ha sospeso perché Lady Ciccone non ce la fa fisicamente”. L’unica chance per il presentatore rimane Lady Gaga, che secondo Molendini potrebbe dare un no secco. Oppure presentarsi “all’Ariston per fare quello che le pare”. Una critica dura quella nei confronti della kermesse, ma che trova in accordo Molendini con altri giornalisti più accesi, meno con quelli più pacati e che preferiscono invece attendere l’inizio dell’appuntamento musicale prima di dare qualsiasi verdetto. Forse persino mordendosi la lingua, nel frattempo.
IL COMMENTO SUL CASO JEBREAL
Contrario anche alla bocciatura della Rai per l’ospitata di Rula Jebreal: “Tutti sanno che il Festival vive e ha vissuto di questo, la polemica è l’alimento che lo sostiene, il vento in poppa che lo fa lievitare. Non c’è edizione che non sia stata caratterizzata da sceneggiate vere, presunte, montate ad arte su cui tutti, Rai, organizzatori, direttori artistici, cantanti, giornali, giornalisti, televisioni, radio, social network, non montano felici rilanciandosi la palla”, scrive su Alga News. Uno dei tanti punti interrogativi a cui il giornalista non ha ancora trovato risposta riguarda invece il perché Rula Jebreal sia così essenziale come mediatrice, “per invitare Michelle Obama e Oprah Winfrey? Sono due personaggi pubblici che hanno i loro agenti, basta telefonare, fare l’offerta e attendere la risposta”.