Le storie di Marco Pannella ed Emma Bonino si sono intrecciate per decenni, tra politica e amicizia, fino alla rottura dei rapporti che ha fatto molto discutere e ha incuriosito l’opinione pubblica. Un “addio” che sarebbe avvenuto per una scelta “unilaterale” del leader radicale, ha raccontato la senatrice di +Europa a Belve, programma condotto da Francesca Fagnani, senza un motivo a lei chiaro. Scomparso nel 2016, Marco Pannella è stato al vertice della galassia dei Radicali italiani e ha condiviso con Emma Bonino tantissime battaglie, da quelle su divorzio e aborto fino ai temi scottanti della giustizia.
Negli ultimi anni, prima della morte di Marco Pannella, tra i due si sarebbe creata una profonda spaccatura non solo dal punto di vista politico, ma anche umano, una frattura insanabile che la stessa Emma Bonino ha commentato così in tv: “È stata una rottura unilaterale da parte sua. Non ho mai capito bene perché e ne ho sofferto molto”. L’ex compagno di partito di Emma Bonino avrebbe deciso di staccarsi senza darle troppe spiegazioni, motivo per cui lei avrebbe deciso di non approfondire la questione: “Forse mi ha fatto talmente male che ho voluto assolutamente girare pagina e pensare ad altro”.
Emma Bonino, il rapporto complesso con Marco Pannella e lo “strappo” definitivo
Il rapporto tra Emma Bonino e Marco Pannella, fatto di battaglie condivise nell’arena della politica italiana e di momenti turbolenti in seno al Partito Radicale, si sarebbe incrinato negli ultimi anni prima della morte dello storico leader fino a interrompersi del tutto. Uno “strappo” definitivo a cui la parlamentare non sa dare una precisa spiegazione, anche se in più occasioni Marco Pannella avanzò pesanti critiche alla ex compagna di percorso. Come quella volta in cui l’aveva attaccata pubblicamente, durante una chiacchierata con Massimo Bordin attraverso i microfoni di Radio Radicale, sostenendo che la sua presenza nel partito fosse sempre più evanescente: “Emma qui non c’è mai. È venuta due o tre volte negli ultimi 15 giorni. Se io sto in una stanza, lei sta in un’altra. E tanto lo so che scriverete, voi dei giornali, che la Bonino è vittima di Pannella. Altro che vittima. È una creatura che ho contribuito a creare fino all’ultimo (…). Tutti pensano che debba tutto a me. E questo, per Emma, dev’essere diventato insopportabile”.
Il primo incontro tra Marco Pannella ed Emma Bonino era avvenuto decenni prima, come lui stesso aveva ricordato nella sua intervista: “Chiamo Adele Faccio e le dico ‘Senti, mandami con urgenza una giovane’. Lei mi segnala Emma, che incontro tempo dopo. Da allora, sarà messa in tutte le liste per tutti i posti, sempre”. Nel 2015, i due si sarebbero rivisti al Congresso dei Radicali, ma si sarebbero reciprocamente ignorati. Un gelo che non poteva passare inosservato alle cronache e parafrasato da Pannella con la smentita di una lite: “Come facciamo a litigare con una persona che non vediamo mai?”. Pannella aveva parlato di Emma Bonino come di una figura sostanzialmente assente nelle dinamiche cruciali del movimento, negando di dover ‘chiarire’: “Non ho bisogno di nessuna pace o stretta di mano – aveva concluso dopo la ‘reunion’ parlando con i cronisti – perché non ho fatto nessuno guerra, avevo solo chiesto a Emma di partecipare di più alla vita di partito”. In quella occasione era arrivato un secco no comment di Emma Bonino: “Se volete sapere di più, chiedete a Pannella”. Ai funerali laici di Marco Pannella, l’intervento di Emma Bonino sembrava aver chiuso il cerchio di un legame certamente complesso ma comunque d’affetto: “Penso che molti di voi hanno cominciato a conoscere meglio le complessità, le tante battaglie di Marco Pannella. Anche in questi giorni di celebrazioni, spesso la stampa si ferma al divorzio e all’aborto, ma Marco è stato questo e molto più di questo (…). A voi più giovani dico che, fin dagli anni ’80, Marco Pannella e noi tutti ci siamo battuti contro l’esplosione del debito pubblico, perché sarebbe caduto su di voi, sulle nuove generazioni (…). Oggi è meglio che ci ricordiamo anche queste cose, oltre quelle che tutti ricordano”.