Marco Rubio ha commentato il crollo dei mercati dopo i dazi di Trump: secondo lui non si tratta di una vera crisi, ma del normale adeguamento dei mercati
In una giornata (a dir poco) nera per i mercati globali, l’intervento del segretario di Stato USA Marco Rubio – oggi in visita in quel di Bruxelles per la consueta riunione dei ministri degli Esteri della Nato – sembra scongiurare le voci sul rischio di una crisi globale del commercio che da qualche ora vanno per la maggiore in tutto il mondo: la reazione dei mercati ai dazi – infatti – è stata impietosa, con tutte le borse europee che hanno chiuso in rosso e anche Wall Street alle prese con un generalizzato calo; mentre secondo Marco Rubio si tratta della naturale evoluzione del mercato, ora al cospetto di nuove regole che verranno progressivamente interiorizzate.
Prima di arrivare alle parole di Marco Rubio vale la pena ricordare brevemente che Trump ha imposto dazi variabili alla quasi totalità dei paesi che fanno affari con gli USA: seppure l’annuncio avesse già di per sé causato un crollo nelle maggiori borse (specialmente quelle europee), il ‘colpo di grazia’ l’ha dato l’annuncio da parte della Cina di dazi ritorsivi contro gli USA del 34%, colpendo in particolare quei prodotti (semiconduttori in cima all’elenco) che erano stati esonerati dallo stesso Trump ed appellandosi anche all’Organizzazione mondiale del commercio per una presunta violazione delle norme commerciali.
Marco Rubio: “Economie in crisi per i dazi? Non è vero, i mercati crollano ma si adatteranno alle nuove regole”
Proprio commentando la scelta della Cina di avviare una vera e propria guerra commerciale con gli States, Marco Rubio a Bruxelles l’ha definita una decisione “scandalosa” dato che i cinesi “non consumano niente” e si limitano soprattutto ad “esportare, inondando e falsando i mercati” anche attraverso una serie di “tariffe e barriere” che ledono gli interessi dei partner commerciali, tra i quali – ovviamente – gli Stati Uniti.
Parlando – invece – dell’effetto che i dazi stanno avendo sui mercati mondiali, Marco Rubio ha assicurato ai giornalisti che seppur gli indici stiano effettivamente “crollando”, si tratterebbe della normale reazione delle “aziende di tutto il mondo” alle “nuove regole” imposte dagli USA: dal conto suo – insomma – non è corretto dire che “le economie stanno crollando” perché i mercati saranno in grado di riprendersi non appena “sapranno quali sono le regole”; fermo restando che in ogni caso è ora di “ripristinare l’ordine globale del commercio” perché se è ritenuto “negativo per l’America” naturalmente la cosa peggiore da fare sarebbe stato “lasciarlo così com’è”.