Non nascondono la rabbia e l’indignazione la mamma di Marco Vannini e l’avvocato Gnazi, ospiti di Quarto Grado, dopo l’intervista a “Storie Maledette” in cui Antonio Ciontoli ha dichiarato a Franca Leosini di non essersi reso conto che un colpo dall’arma che teneva in pugno era partito all’indirizzo del giovane di Ladispoli. Un attacco frontale alla giornalista Rai da cui Gianluigi Nuzzi si dissocia ma che non impedisce al legale della famiglia Vannini di sbottare:”Io vorrei ricondurre la cosa alla sentenza, in cui si dice che il Ciontoli ha avuto un atteggiamento mendacio, riprovevole e odioso”. Gnazi utilizza un paradosso per sottolineare come sia in atto da parte del Ciontoli una sorta di tentativo di rimpallo di responsabilità: “Non vorrei che qualcuno la prossima volta venga a dirci che Marco si è suicidato. E qualcuno ci crederà pure!”. (agg. di Dario D’Angelo)
MARCO VANNINI, IL CASO A QUARTO GRADO
Per il nuovo capitolo del processo sull’omicidio di Marco Vannini, il giovane di Cerveteri ucciso con un colpo di pistola esploso da Antonio Ciontoli (padre dell’allora fidanzata Martina), si dovrà attendere il prossimo 7 febbraio. Nel frattempo, il caso sarà oggi affrontato nella puntata di Quarto Grado, eccezionalmente in onda di domenica, la quale darà spazio alle parole di sfogo di mamma Marina Conte dopo le recenti dichiarazioni di Ciontoli. L’uomo, infatti, si è reso protagonista di una lunga intervista per Storie Maledette, suddivisa in ben due puntate e fortemente criticata non solo dalla famiglia della vittima ma anche dall’opinione pubblica. Nel mirino, la giornalista e conduttrice Franca Leosini – alla quale proprio Marina Conte ha voluto indirizzare via Facebook un messaggio di stizza per l’atteggiamento avuto nei suoi riguardi – e lo stesso Antonio Ciontoli. Nei confronti di quest’ultimo si era espresso anche Gianluigi Nuzzi, conduttore di Quarto Grado, il quale via social, all’indomani della prima parte dell’intervista per la trasmissione di Rai3 aveva commentato: “Facciamocene una ragione, il colpevole e’ Marco Vannini”.
MARCO VANNINI, LA RABBIA DI MAMMA MARINA PER ANTONIO CIONTOLI
Ma è stata soprattutto la mamma di Marco Vannini, da quattro anni una guerriera instancabile, ad aver commentato con estrema lucidità l’intervista rilasciata da Antonio Ciontoli a Storie Maledette, sulle cui parole oggi tornerà anche il programma Quarto Grado. L’uomo condannato in secondo grado ad appena 5 anni di reclusione per il reato di omicidio doloso, al cospetto della Leosini aveva detto: “Siamo persone normali, non meritiamo questo male”, quindi aveva approfittato della circostanza per invocare il perdono dei Vannini. Ma Marina Conte, la mamma 54enne sul suo unico figlio ucciso, al Corriere della Sera aveva replicato duramente: “Si permette di dire che Marco era come un figlio per lui, ma per un suo figlio avrebbe aspettato tanto ad andare in ospedale?”. La donna, estremamente indignata per la visione del doppio appuntamento trasmesso nella prima serata di Rai3, si è domandata come mai, per questo caso, non si è attesa la sentenza definitiva della Cassazione prima di sottoporre Ciontoli ad intervista. “Quest’uomo, che fino a poco fa si lamentava dei giornalisti, da un po’ di tempo ha molta voglia di parlare con un vittimismo indecente”, aveva tuonato la donna che non ci sta all’idea di voler far passare un’immagine del figlio differente da ciò che era realmente. Ora la madre – “disperata sì ma non una Madonna Addolorata” – attende il verdetto della Suprema Corte ma con una amare consapevolezza: “La verità non la avrò mai perché non la diranno. Sono quattro anni e due mesi che io non vivo più e so che questa pena non finirà mai. Io e mio marito non vedremo più Marco entrare dalla porta di casa, mentre Ciontoli ha una vita davanti e avrà forse dei nipoti”.