L'intervista di Margherita Granbassi al Corriere della Sera, fra il presente, il passato e i progetti futuri: “Spero che mia figlia diventi una donna libera”
Si parla anche delle sue esperienze televisive, come quella a fianco di Santoro con Annozero, storica trasmissione politica di casa Rai: «Ho scoperto la sua umanità. Ma ho dovuto lasciare l’Arma, a malincuore: rischiavo di essere un burattino, senza conoscere il burattinaio. Uscì un’intervista a Francesco Cossiga, che non aveva nemmeno visto la prima puntata: gridava allo scandalo per una “Carabiniera vestita da velina che andava da Santoro”. Era un attacco gratuito: il mio look era quanto di più serio si potesse immaginare». Margherita Granbassi svela poi di sentirsi mitteleuropea, vivendo in quella che è considerata la città dove si vive meglio in Italia, e nel contempo centro di passaggio di moltissime culture: «Tanto. In famiglia abbiamo radici austriache e slovene. La zona di confine mi ha dato grande apertura e la capacità di adattarmi alle situazioni: la mia generazione si sente figlia di un territorio che in un punto ha tre confini; un passo lo fai in Italia, uno in Austria, uno in Slovenia».
MARGHERITA GRANBASSI: “AMO COMUNICARE”
Per lavoro Margherita Granbassi si era trasferita a Roma, ma non era la stessa cosa: «Imperano la sporcizia e la mancanza di senso civico: il mio quartiere, vicino a Ponte Milvio, è carino ma è tenuto in modo indecente. Molto di Roma mi fa soffrire: sarebbe la città più bella del mondo. Io provo a fare la “nordica”: sfrutto la pista ciclabile anche se fatico a riconoscerla, giro in bici, faccio la differenziata. È una città tenuta in ostaggio dalla politica? Sì, da anni». Le ultime parole sono dedicate ai progetti futuri: «Mi piace scrivere, ma quando si accende la telecamera scatta qualcosa in me pur essendo di una timidezza quasi patologica. La verità è semplice: amo comunicare e adesso l’idea è di farlo come autrice di programmi. Ho scritto dei format, forse il sogno nel cassetto è vederli in tv».