L’attrice Margherita Laterza, 34 anni, figlia del noto editore Giuseppe, ha rivelato di avere subito abusi ripetuti da parte di un produttore durante alcune riprese, anni fa, aggiungendo che quest’uomo, di recente, “ha trovato il modo di molestarmi ancora, era di nuovo nel ruolo di produttore come cinque anni fa. Dopo aver fatto un provino, andato bene, mi ha mandato un messaggio vocale in cui mi chiedeva se volessi davvero il ruolo oppure no […]. Gli ho risposto che ci tenevo eccome: avevo fatto il provino, era andato bene, cosa mancava? Mi risponde che forse non ho capito come funziona”.
Cinque anni prima, Margherita Laterza aveva lavorato con quest’uomo e già all’epoca fu un calvario, per sua stessa ammissione. Tutto ebbe inizio con un corteggiamento pressante da parte del produttore, anche se “potevo essere sua figlia e, soprattutto, c’era un evidente squilibrio gerarchico: se siamo parigrado o se finisce la produzione, nulla ti vieta di approcciarti, ma mentre sei il mio capo è totalmente fuori luogo, in quanto non sono libera di dirti di no”. Il diretto interessato le ripeteva di essere innamorato di lei, metteva in risalto il suo talento anche davanti alla troupe, fino a quando, non riuscendo ad arrivare all’obiettivo prefissato, cominciò ad arrabbiarsi: “Ha iniziato con i maltrattamenti, che andavano da quelli psicologici, fatti di rimproveri eccessivi, a quelli fisici. Il contatto fisico non richiesto e l’esercizio di potere erano il suo modo di convincermi ad andare con lui”.
MARGHERITA LATERZA: “UN PRODUTTORE MI HA TOCCATO IN MODO VISCIDO, SENZA IL MIO CONSENSO…”
Sempre su “La Repubblica”, Margherita Laterza ha descritto uno degli attacchi di collera da parte del produttore che la molestava: “Una volta mi ha sbattuto contro un muro e sono riuscita ad allontanarlo. Penso lo abbia fatto per farmi capire che, se avesse voluto andare oltre, avrebbe potuto farlo anche senza il mio consenso”. Addirittura, “un giorno mi ha toccato mentre stavamo girando. Un tocco viscido, che ho riconosciuto, e che mi ha fatto perdere la lucidità per qualche minuto. Nessuno ha detto niente e intorno a noi è calato il silenzio. Un’altra volta mi ha urlato che sono ‘l’unica attrice in Italia che non la dà’, poi ha fatto un elenco di tutte le mie colleghe che invece la danno, sempre davanti a tutta la troupe che lo ascoltava”.
Oggi Margherita Laterza denuncerebbe un simile episodio, ma all’epoca lei stessa era meno consapevole di che cosa fosse una molestia. Dal suo punto di vista di allora, l’attrice riteneva che fosse in qualche modo “normale, non giusto, ma consueto che un produttore si comportasse così. E di questo incolpo tutto l’ambiente, che ha permesso a persone come lui di farla sempre franca, facendo invece fuori chi, come me, alza la testa e, appunto, non la dà. Infatti, non mi ha più fatto lavorare con lui […]. Adesso per denunciarlo è tardi, avrei dovuto farlo entro un anno dai fatti, in tal senso la legge non ci aiuta”.