Se ci fosse una parola da portare nel futuro, per Margherita Vicario sarebbe “cura”. A Tu Style, racconta: “Cura è una parole che immediatamente associo alla sfera del femminile, forse per i famosi lavori di cura, per la sua natura ripetitiva e minuziosa, paziente e vigile. Caratteristiche storicamente femminili”. È proprio questa la qualità che l’attrice e cantante vorrebbe con sé: “Perché tendo a essere molto indisciplinata: non riesco mai a fare sport, a stare a dieta, esagero sempre. Cura è una parola che sto imparando a conoscere, che è diventata fondamentale perché è il modo per arrivare a ottenere quello che uno vuole: concentrarsi e avere cura di sé, lavorare un giorno alla volta per raggiungere l’obiettivo”.
Quando porta sul palco la sua arte, Margherita Vicario è sicura di sé: “Sono maniacale nella cura dei dettagli perché mi dà sicurezza nel caso in cui dovessi cambiare strada. È come dire: sono preparata talmente bene su quello che posso fare che non ho paura di metterlo in discussione“. È questo il suo modus operandi prima di andare in scena: “Decido tutto prima, sulla scaletta di un concerto o sulla scena di un film. E poi mi affido a quelli che lavorano con me, perché nel mio campo il fattore umano è determinante. Motivo per cui mi interessa creare un rapporto con le persone con cui condivido il palco”.
Il successo nella musica
Dopo aver aperto il concerto di Stromae a Milano, il 12 agosto Margherita Vicario sarà su quello dello Sziget Festival di Budapest: “L’appuntamento è pazzesco: canto la stessa sera di Justin Bieber e Stromae. E aver aperto il suo concerto è stato un onore. Lui è un genio e una reference per tutta Europa. È un innovatore perché porta in scena una forma di teatro-canzone modernissima, in cui tutte le arti vengono espresse: il teatro, la musica, la coreografia. Per me è di ispirazione perché anch’io tendo a raccontare delle storie”.
Il suo singolo estivo, Onde, “Parla della frenesia estiva come se non ci fosse un vero momento di pausa, come una volta, quando si andava via un mese. Ma invece bisogna staccare, godersi l’estate e prendersi cura di se stessi”. E a chi la vorrebbe nel mainstreaming, Margherita Vicario risponde: “Non ho mai inseguito il successo di massa. Voglio restare fedele alla mia visione e fare questo lavoro fino a 80 anni”. Idee chiare per una giovane artista.