Al programma di Rai Uno, Storie Italiane, si torna a parlare del caso riguardante la morte di Maria Sestina Arcuri, per cui ieri si è aperto ieri il processo nei confronti del fidanzato Andrea Landolfi, accusato di omicidio volontario e lesioni aggravate. L’uomo ha sempre rimandato al mittente ogni accusa, spiegando di essere caduto accidentalmente assieme alla compagna, che è poi morta. In collegamento vi è la signora Caterina, la mamma della vittima: “Abbiamo fiducia nella giustizia – dice – c’è stato un grande lavoro di professionisti, otto mesi di lavori, sanno come sono andate le cose. C’è un processo in atto e quindi si vedrà”. Anna Maria Casale, consulente di parte della difesa di Landolfi, ha invece spiegato: “La nonna di Landolfi ha richiesto di prendere parte come parte civile al processo, mentre l’avvocato Marini, che segue Landolfi (in custodia cautelare in carcere), ha chiesto la possibilità di far scontare questo momento di attesa in una struttura protetta come una comunità, sapendo che aveva anche delle dipendenze di alcolismo e sostanze stupefacenti. Un luogo che potrebbe aiutarlo dal punto di vista fisico e psicologico”. Giacomo Marini, avvocato di Landolfi, ha invece spiegato: “Invito chiunque nel mio studio a vedere le carte. Il ragazzo è innocente, noi lo dimostreremo in mille maniere che ci consente la legge, è un lavoro difficilissimo perchè abbiamo tutti contro. La verità verrà fuori: amava la ragazza, non era un violento, non avrebbe mai fatto male una mosca. Ci sono le prove della sua innocenza, e verranno fuori le carte. E’ assolutamente ingiusto che rimanga in un carcere visto che deve essere aiutato”. La signora Caterina replica: “Non sono d’accordo e verrà fuori dal processo”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MARIA SESTINA ARCURI, PROCESSO LANDOLFI: NONNA PARTE OFFESA
Mirella Iezzi, nonna di Andrea Landolfi, che secondo i magistrati ha sempre difeso ostinatamente il nipote e per questo indagata per false dichiarazioni al pm, ora al processo contro Landolfi compare nella lista delle persone offese insieme ai familiari di Maria Sestina Arcuri. E’ proprio sulle scale della casa della nonna di Landolfi che sarebbe accaduta la tragedia. Secondo l’autopsia, le conclusioni dei Ris e la testimonianza del figlio di Andrea, sarebbe stato proprio Landolfi a buttarla dalle scale, facendole compiere un volo di tre metri. Ma secondo Andrea e la nonna si sarebbe trattato di una disgrazia. L’avvocato Giacomo Marini, legale di Andrea Landolfi, ai microfoni di Chi l’ha visto ha spiegato: “La nonna secondo la legge avrebbe diritto a nominare un avvocato, presentare una lista testimoniale per accertamento dei fatti di causa e anche a chiedere la condanna del nipote e un risarcimento danni ove la stessa li avesse effettivamente subiti come dice l’accusa”. E’ una vicenda senza dubbio singolare e potrebbe anche farlo per ragioni di giustizia, spiega l’avvocato. Nel processo, dunque, la signora Mirella assume tre ruoli diversi: testimone, indagata e parte offesa. “Lui lo sa ma non ha avuto niente da eccepire perché sa di essere innocente”, ha spiegato l’avvocato del ragazzo. “Se colpevole deve pagare”, ha commentato la nonna. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
NONNA LANDOLFI PARTE OFFESA NEL PROCESSO
È ricominciato con un colpo di scena il processo per l’omicidio di Maria Sestina Arcuri. La nonna di Andrea Landolfi, il 30enne romano accusato di aver ucciso la fidanzata, si è costituita parte civile contro il nipote che l’avrebbe malmenata la notte tra il 3 e 4 febbraio 2019, la stessa in cui è morta la 26enne di Nocara. Mirella Iezzi, citata come parte offesa al processo in corte d’assise al nipote, è indagata a sua volta per omissione di soccorso, abbandono di incapace e false dichiarazioni al pm Franco Pacifici. Finora ha sempre confermato la versione della caduta del nipote e Maria Sestina dalle scale di casa, a Ronciglione. Secondo l’accusa, l’81enne sarebbe stata aggredita dopo la caduta della giovane. Andrea Landolfi le avrebbe rotto tre costole, per questo è accusato anche di lesioni aggravate davanti alla corte d’assise, oltre che di omicidio volontario e omissione di soccorso. «Si è costituita parte civile per quanto riguarda la vicenda delle lesioni aggravate. Non è necessariamente un atto contro il nipote. Il nostro scopo non è il risarcimento», ha dichiarato il legale di Mirella Iezzi a “Chi l’ha visto”.
MARIA SESTINA ARCURI, ANDREA LANDOLFI CHIEDE DOMICILIARI IN COMUNITÀ
«La procura dovrà dimostrare la volontarietà delle lesioni procurate alla nonna», ha aggiunto l’avvocato. A tal proposito la nonna di Andrea Landolfi ha dichiarato: «Non voleva farmi male». L’81enne ha dichiarato di essere caduta spesso, in quanto cardiopatica, e infatti sarebbe caduta prima di essere colpita dal nipote. «Vederlo tra le guardie… è stato brutto. Non ha mai fatto male a nessuno. Amava Sestina, ancora ne soffre. Non ha neppure potuto elaborare il lutto, perché lo hanno preso e messo in carcere». La nonna dell’imputato ha poi rivelato: «Ha cercato di levarsi la vita per tre volte, ha cercato di impiccarsi». Stando a quanto riportato dal programma, il legale di Andrea Landolfi ha chiesto per il suo assistito il trasferimento dal carcere ad una comunità con un braccialetto elettronico. Quindi sono stati chiesti gli arresti domiciliari. A proposito dei reati di cui è accusata, il legale di Mirella Iezzi ha precisato: «Per adesso è prematuro parlare, non hanno chiuso le indagini e non avverrà a breve».