Mario Cipollini torna a parlare della battaglia giudiziaria che lo vede accusato di maltrattamenti in famiglia, stalking contro l’ex moglie Sabrina Landucci e minacce all’attuale compagna della donna, l’ex calciatore Silvio Giusti. «L’ho soltanto afferrata per un braccio mentre era girata perché volevo spiegazioni sulle mie figlie», dice il campione di ciclismo in tribunale, come riportato dal Tirreno, spiegando che altrimenti si sarebbero visti i segni. L’impianto accusatorio si basa su un referto medico, con il quale la donna ha denunciato il marito per l’aggressione subita nella palestra dove lavora, davanti agli occhi di diversi testimoni. «Con Sabrina, al di là di qualche normale discussione, tutto è andato liscio fino al 2002».
Quell’anno si rese conto che la loro relazione era arrivata al capolinea e decisero di non separarsi solo per il bene delle figlie. Questa la versione dell’ex ciclista per dimostrare che non era geloso dell’ex moglie. Nega, inoltre, di averle impedito di indossare gonne corte e di averla insultata con epiteti irripetibili. «Minacciata e inseguita in giardino con una pistola? Assolutamente no».
MARIO CIPOLLINI A PROCESSO PER MALTRATTAMENTI
Mario Cipollini ammette di essere stato un marito infedele, ma di provare un amore quasi sacrale per le figlie. Come riportato da Il Tirreno, l’ex ciclista spiega che nell’episodio dell’aggressione che gli viene contestato non si trovava nello spogliatoio della palestra, perché faceva la doccia a casa, ma tra il bar e l’ingresso. «Stavo andando a prendere dell’acqua minerale prima di entrare. Me la sono vista davanti e le ho ricordato che ormai da anni non mi faceva trascorrere il Natale o il Capodanno con le bambine». Quando lei gli avrebbe risposto stizzita che era quello che si meritava, lui l’avrebbe presa per un braccio. «Ma è finita lì. Il rapporto con Giusti? Non gradivo che si avvicinasse alle mie figlie». Il processo è stato rinviato al 14 luglio. A fine udienza, comunque, Mario Cipollini ai cronisti spiega di essersi tolto un peso dando la sua versione: «Ogni volta che finisce una storia è un fallimento per tutti. Questa vicenda è assai peggior di perdere una corsa soprattutto perché tocca da vicino le figlie».
EX MOGLIE “LASCIA FUORI LE NOSTRE FIGLIE”
La versione dell’ex moglie Sabrina Landucci è completamente diversa. «Avrei voluto maggiore rispetto per le mie figlie, quanto di più importante c’è al mondo. Dovrebbero esserlo non solo per me», dichiara al Tirreno. La donna spiega che avrebbe voluto che la vicenda riguardasse solo lei e l’ex marito. «Le figlie avrebbero dovuto essere lasciate fuori da tutto questo. Io ci ho provato in tutti i modi». Ma non è stato così. «Avrei voluto guardarlo dritto in faccia mentre parlava, ma non ci sono riuscita». Le ha fatto male anche veder tirate in ballo persone a lei vicine. «Ho fatto un mio percorso personale in questi anni e sono arrivata alla conclusione che chi è vittima di violenza tende ad agire in modo da canalizzare gli sforzi per tenere calmo il maltrattante. So che non è facile da comprendere, ma è così. Lo è stato per me», conclude nell’intervista.