Marta Fascina, compagna di Silvio Berlusconi, chi è? Politica con un passato da giornalista: i due insieme dal 2020 fino alla morte di lui nel 2023
Calabrese classe 1990, Marta Fascina è stata la compagna di Silvio Berlusconi nei suoi ultimi anni di vita. Cresciuta a Portici, in Campania, e dopo ancora a Napoli, dopo il diploma si è laureata in lettere e filosofia all’Università La Sapienza di Roma. Dopo la laurea per Marta Fascina è arrivata una breve attività come giornalista: ha collaborato con diverse testate giornaliste, come Il Giornale, e ricoperto il ruolo di addetta stampa, anche per il Milan. Si è trasferita così a Milano, dove ha avuto modo di conoscere l’allora amministratore delegato rossonero Adriano Galliani. Proprio in quegli anni ha conosciuto inoltre Silvio Berlusconi.
La carriera politica di Marta Fascina è cominciata nel 2018, quando Silvio Berlusconi le ha proposto la candidatura alla Camera dei Deputati nel collegio della Campania, venendo eletta. Precedentemente, nel 2013, si era candidata al consiglio comunale di Portici, non venendo però eletta. Negli anni Marta Fascina si è ritagliata un ruolo sempre più importante in Forza Italia, stringendo con Berlusconi un rapporto sentimentale dopo quello lavorativo. Dal 2020, infatti, i due hanno fatto coppia fissa: il fidanzamento è stato ufficializzato con un comunicato di Forza Italia stessa.

Marta Fascina, compagna di Silvio Berlusconi: insieme dal 2020
Compagna di Silvio Berlusconi, Marta Fascina si è dimostrata una donna devota, interessata all’uomo dietro il politico e manager di successo. I due non si sono mai sposati, ma il 19 marzo 2022, a Villa Gernetto, a Lesmo, in Brianza, hanno celebrato l’amore che li legava con una cerimonia alla quale hanno invitato i loro amici e parenti più cari.
Una cerimonia intima e senza il valore di un matrimonio civile, voluta fortemente da entrambi per suggellare il loro amore, seppur non davanti alla Legge. “Marta mi ha aiutato e mi ha dato tanto amore” ha dichiarato il Cavaliere al momento della cerimonia, mentre per Marta, ora che il compagno non c’è più, il vuoto della sua assenza è “incolmabile“.