Era una vera e propria leggenda del fumetto Massimo Mattioli, morto oggi all’età di 75 anni, la matita italiana che ispirò Matt Groening, l’inventore dei Simpsons, per la creazione di Grattachecca e Fichetto. Il vuoto lasciato dalla sua scomparsa si comprende chiaramente dando un’occhiata ai commenti degli addetti ai lavori. Coconino Press, casa editrice italiana di fumetti, cinguetta su Twitter:”Massimo Mattioli ha disegnato mondi impossibili e delineato pensieri nuovi, che hanno cambiato la vita dei suoi lettori e le regole del fumetto mondiale. Lusingati dalla fortuna di aver lavorato al suo fianco nell’ultimo anno, oggi lo piangiamo ma in eterno lo applaudiamo. Grazie”. Emblematico anche il commento di un suo omonimo su Twitter:”Una volta Dan Nadel della Picturebox mi domandò timoroso: “ma per caso sei parente di Massimo Mattioli? È uno dei miei eroi…” No, non lo sono, ma era eroe anche mio – diritto in cima assieme a Tamburini. Adesso è morto. Addio a uno dei più grandi di sempre, non ci sono parole”. (agg. di Dario D’Angelo)
MASSIMO MATTIOLI MORTO, QUANDO DISSE: “CHI HA DECISO CHE SONO SCOMPARSO?”
Mondo dei fumetti in lutto per la morte di Massimo Mattioli, scomparso a 75 anni dopo una breve malattia. Un artista stimato in tutto il mondo e che ha raccolto prestigiosi riconoscimenti, basti pensare tra gli altri al Prix Phe’nix nel 1981, al Romics d’oro nel 2009 e al Premio Micheluzzi nel 2010 e nel 2012. Negli ultimi anni i suoi lavori non sono stati prolifici come a inizio carriera, ma intervistato da Repubblica spiegò: «Chi ha deciso che sono scomparso? Io in questi anni ho lavorato tantissimo ma non ho voluto fare uscire niente. Ho un archivio enorme ma per ora non voglio divulgarlo, non voglio essere incasellato in nessun modo. Che cosa sono i fumetti? Chi decide che cos’è arte? Che ne sapete del perché ho deciso di far uscire adesso queste cose?», sottolineando inoltre di odiare tutti coloro che lo volevano sfruttare. In maniera anche abbastanza netta: «Si fottano tutti quelli che vogliono la mia roba!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MASSIMO MATTIOLI, ADDIO AL FUMETTISTA ROMANO
Si è spento, all’età di 76 anni, il celebre fumettista Massimo Mattioli. Fondatore della fortunata rivista “Cannibale” insieme a Stefano Tamburini, l’artista romano è stato tra le matite più apprezzate d’Italia e molti personaggi da lui creati sono entrati nel cuore di tantissime persone, influenzando anche alcuni successi mondiali: basti pensare che il “tv show” Grattachecca e Fichetto in onda sui Simpson è frutto di una rivisitazione del suo Squeak the mouse, fumetto con protagonisti un gatto e un topo che rincorrono per ammazzarsi a vicenda. Ma non solo: il suo Joe Galaxy ha avuto un’importante influenza nel cartone americano Futurama. E, come spiegato in un’intervista rilasciata ai microfoni di Repubblica, non gli è mai importato molto dei ‘copiatori’: «Non me ne frega un accidente! […] Queste cose non fanno bene alla salute: rischi di entrare in un circolo vizioso allucinogeno. Che devo dire? Lo odio? No. Preferisco avere una cosa in meno, essere più povero, lavorare in sottrazione. Ma essere libero».
MASSIMO MATTIOLI E’ MORTO, AVEVA 76 ANNI
Nato a Roma il 25 settembre 1943, Massimo Mattioli ha fatto il suo esordio su Il Vittorioso all’età di 24 anni, per poi proseguire la sua carriera tra Londra e Parigi. Dopo le collaborazioni con le riviste Mayfair e Pif, senza dimenticare quella con il quotidiano nostrano Paese Sera, Mattioli negli anni Settanta iniziò la fortunata collaborazione con Il Giornalino e nel 1977 fondò la rivista Cannibale insieme a Stefano Tamburini, nella quale entrarono a far parte a stretto giro di posta anche Filippo Scozzari, Andrea Pazienza e Tanino Liberatore. Autore del video clip animato della canzone “Change his ways“ di Robert Palmer, Massimo Mattioli Ha esposto le sue opere nelle più prestigiose gallerie al mondo, basti pensare al Salão Lisboa o al Musée des Arts Décoratifs/La Galerie des Jouets. Un lutto enorme nel mondo dei fumetti, ecco il saluto del Lucca Comics & Games: «Mattioli è stato un artista di fine intelligenza e spirito eclettico che ha segnato la scena fumettistica italiana e internazionale, dal fumetto per ragazzi alla scena underground».