In occasione del “Pride Month”, la Chiesa Metodista britannica ha approvato un cambiamento clamoroso all’interno del proprio ordinamento: «Decisioni chiave nei settori del matrimonio e delle relazioni, dell’uguaglianza, della diversità e dell’inclusione saranno prese dalla prossima Conferenza generale metodista britannica», recitava così il portale della Chiesa uk in vista della Conferenza metodista riunitasi dal 24 giugno al 1 luglio.
E oggi è giunta la decisione finale: passa l’ok ai matrimoni tra persone omosessuali dopo un lunghissimo dibattito e in “opposizione” a quanto invece permane nella Chiesa Cattolica o nella stessa Chiesa Anglicana. 254 voti a favore e 46 contrari alla modifica della sezione scritta (come ordini permanenti) sul matrimonio: prima della risoluzione “Marriage and Relationships Task Group” (presentata per la prima volta nel 2019 nella Chiesa evangelica metodista Uk) si leggeva «La Chiesa metodista crede che il matrimonio sia un dono di Dio e che è intenzione di Dio che un matrimonio debba essere un’unione permanente nel corpo, nella mente e nello spirito di un uomo e una donna».
MATRIMONI GAY, L’OBIEZIONE DI COSCIENZA DELLA CHIESA METODISTA
Dopo il voto di oggi che apre definitivamente ai matrimoni tra gay o tra lesbiche, la regole scritte della Chiesa metodista vede quanto segue: «La Chiesa metodista crede che il matrimonio sia dato da Dio per essere un particolare canale della grazia di Dio e che sia in accordo con i propositi di Dio quando un matrimonio è un’unione che dura tutta la vita nel corpo, nella mente e nello spirito. Di due persone che vi entrano liberamente. All’interno della Chiesa metodista questo è inteso in due modi: che il matrimonio possa essere solo tra un uomo e una donna; che il matrimonio possa essere tra due persone qualsiasi. La Chiesa Metodista afferma entrambe le intese e le prevede nei suoi Ordini Permanenti» (traduzione a cura di Gay.it). La Bbc ha riportato alcune voci in polemica all’interno della Chiesa, come l’ex vicepresidente della Conferenza metodista Carolyn Lawrence che ribadisce l’intenzione di una minoranza significativa di metodisti pronti a dimettersi dalla Chiesa: in contrapposizione alla scelta della Conferenza inglese, la “gemella” d’Irlanda ha invece annunciato che continuerà a consentire matrimoni solo tra uomo e donna. Secondo la risoluzione approvata oggi, la Conferenza Uk ha sancito che comunque rimarrà “obiezione di coscienza” dei ministri della chiesa, i quali non saranno dunque costretti a celebrare tali matrimoni se non lo vorranno.