Si chiama Mattia, lo studente di Cremona di soli 18 anni tra i più giovani ad aver affrontato e vinto la dura battaglia contro il Coronavirus. Il ragazzo è intervenuto con la madre Ombretta a La Vita in Diretta Estate su Raiuno: “ogni volta che rivedo quel video come molti altri video mi serve da speranza, mi dà forza per affrontare le situazioni difficili che avrò in futuro. Inoltre trovo molta soddisfazione nel vedere come la mia vita si è evoluta in pochi mesi, adesso sto qui e sto bene”. Non solo, il giovane ha anche ricordato il messaggio che ha scritto alla madre poco prima di entrare in terapia intensiva: “mamma non ti lascerò sola”. Poche parole che hanno emozionato il giornalista e conduttore Marcello Masi. Una decisione che Mattia ha spiegato così in diretta: “ho voluto scrivere quei messaggi per tranquillizzarli”. A non lasciarlo mai solo la mamma Ombretta che è intervenuta dicendo: “sapevo che Mattia in ospedale non era solo, ma aveva vicino a lui un angelo custode cioè sua sorella Anastasia che è volta in cielo cinque anni fa. Aveva dei medici e infermiere bravissime che mi scrivevano tutte le sere un messaggio dicendomi ‘abbiamo dato una carezza da parte tua’. Ho sempre lottato e non ho mai perso la speranza”.
Mattia e la lotta contro il Coronavirus: “al mio risveglio ho trovato 12mila messaggi”
La storia di Mattia ha coinvolto tutto il reparto dell’ospedale di Cremona dove il giovane è stato ricoverato in condizioni davvero molto gravi. Anche un volontario che ha seguito il caso del 18enne di Cremona non ha nascosto di essersi molto emozionato: “è arrivato in condizioni molto gravi e la cosa sembrava non migliorare al punto che sono arrivato persino a pregare per lui”. Poi il volontario viene trasferito all’ospedale di Varese visto che il Covid-19 si stava diffondendo a macchia d’olio in tutta l’Italia del Nord, ma non ha mai dimenticato Mattia al punto di restare perennemente in contatto con il reparto di terapia intensiva fino al messaggio che tutti si aspettano: Mattia ce l’ha fatta. Anche Mattia ricorda con grande emozione il momento del risveglio: “mi ero svegliato. Ci erano gli infermieri che piangevano e ho chiesto subito di chiamare mia madre che mi ha detto siamo usciti da una bella lotta. Mi manchi. Questa cosa mi ha dato una forza spaventosa di andare avanti. Prima di essere intubato avevo avvisato i miei amici che mi avevano dato forza, mi hanno detto che ce l’avrei fatta e al mio risveglio ho trovato 12mila messaggi dicendomi ‘Mattia sapevo che ce l’avresti fatta”