Con il rito della pubblicazione delle materie della seconda prova maturità 2025 è partito il conto alla rovescia per l’esame di Stato 2025. L’impianto generale è quello previsto dal decreto legislativo 62/2017: due prove scritte a carattere nazionale, terza prova solo per gli indirizzi in cui è prevista, colloquio in chiave multidisciplinare, commissari interni ed esterni, presidente esterno. Tuttavia, il ministero ha introdotto una novità per gli studenti che allo scrutinio finale avranno riportato il voto di 6 in condotta: questi durante il colloquio dovranno anche affrontare la discussione sull’elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal consiglio di classe.
La novità del voto di condotta si configura come un anticipo della più ampia riforma in materia di valutazione degli studenti che sarebbe dovuta entrare in vigore nel prossimo anno scolastico. Ciò sta creando non poche polemiche a livello nazionale per l’introduzione ad anno in corso, ma il ministro Valditara tira dritto e ha affermato: “Sarà un esame che consentirà a ogni ragazzo di esprimere il meglio di quanto ha appreso negli anni e che terrà conto anche della valutazione del comportamento. Il nostro obiettivo è una scuola con standard di qualità sempre più alti, in cui la centralità della persona e la cultura del rispetto sono fondamentali”. Sarà interessante vedere come la Provincia Autonoma di Trento si adeguerà a questa significativa novità, considerati da una parte il vigente regolamento di valutazione in virtù della speciale autonomia e dall’altro l’unicità dell’esame di Stato sull’intero territorio nazionale. Aspetteremo le necessarie indicazioni.
Intanto mi soffermo sulla scelta da parte del MIM delle materie della seconda prova scritta maturità 2025 riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studi. Ebbene anche in questo caso le sorprese non sono mancate, in particolare per l’indirizzo economico Amministrazione finanze e marketing (AFM), articolazione Relazione internazionali per il marketing (RIM). Tutti si aspettavano come seconda prova scritta economia aziendale ed invece il ministero ha scelto inglese alla stregua del liceo linguistico. Considerato che la seconda prova scritta all’esame di Stato rappresenta un momento cruciale poiché dovrebbe permettere ai maturandi di dimostrare le competenze acquisite durante il quinquennio di studi, la scelta dell’inglese rispetto all’economia aziendale suscita interrogativi e perplessità.
Sebbene entrambe le materie della Maturità 2025 rivestano un ruolo importante nella formazione degli studenti, ognuna delle scelte effettuate presenta delle criticità che meritano di essere analizzate, in particolare per quanto riguarda la coerenza con gli obiettivi formativi del corso di studi e l’adeguatezza rispetto alla preparazione professionale richiesta nel campo del marketing internazionale. La prova scritta di inglese alla Maturità 2025 presenta alcune criticità che la rendono poco coerente con il percorso formativo di Relazioni internazionali per il marketing. Se da un lato la lingua inglese è una competenza essenziale per comunicare e operare in ambienti internazionali, dall’altro la seconda prova scritta di inglese non sembra essere adeguata a testare le competenze specifiche necessarie per chi intraprende una carriera nel marketing internazionale. Addirittura la prova d’inglese potrebbe quindi apparire troppo distante dalle reali competenze che gli studenti sono chiamati a sviluppare, come la capacità di analizzare e gestire il marketing in contesti internazionali, o la comprensione dei principi economici che guidano le strategie aziendali.
Oltre il danno, all’orizzonte si intravede la beffa di un’eventuale prova scritta in inglese Maturità 2025 che miri a valutare la preparazione tecnica degli studenti attraverso la richiesta di un linguaggio tecnico per il marketing oppure l’analisi e redazione di documenti aziendali in inglese, come report, analisi di mercato o piani di marketing. Sarebbe una forzatura incomprensibile e poco sostenibile per gli studenti.
Analoghe perplessità riguardano la decisione di riservare economia aziendale al colloquio orale, piuttosto che come materia per la seconda prova scritta Maturità 2025. Infatti, l’economia aziendale rappresenta la principale disciplina per lo sviluppo di un professionista nel campo delle relazioni internazionali e del marketing e il suo inserimento nel colloquio orale, purtroppo, non offre compiutamente la possibilità di verificare le competenze con la stessa profondità che la prova scritta avrebbe consentito. Ciò perché il colloquio ha carattere pluridisciplinare partendo da un argomento proposto dalla commissione e deve contemplare anche l’esperienza di alternanza scuola-lavoro, l’educazione civica e la discussione delle prove scritte. Quindi gli studenti nel colloquio difficilmente potranno avere la possibilità di mostrare compiutamente la loro preparazione tecnica e pratica su temi quali la redazione di bilanci, l’analisi di costi e ricavi, la pianificazione di campagne di marketing, o la gestione delle risorse umane in contesti internazionali.
In conclusione, la scelta nell’indirizzo economico RIM della seconda prova scritta di inglese e di economia aziendale al colloquio orale sollevano diverse problematiche. Mentre l’inglese è una competenza fondamentale per chi lavora nel marketing internazionale, una prova scritta su questa materia potrebbe non riuscire a valutare le reali competenze applicative degli studenti in un contesto economico. Al contrario, l’economia aziendale è cruciale per il percorso formativo e professionale degli studenti, ma il colloquio orale non sempre riesce a offrire una valutazione approfondita delle competenze acquisite. Una scelta che unisse una prova scritta di economia aziendale con l’opportunità di discutere in inglese le dinamiche economiche e aziendali sarebbe stata probabilmente più coerente con gli obiettivi del percorso RIM, permettendo agli studenti di esprimere appieno le loro capacità in entrambi gli ambiti cruciali: quello linguistico e quello economico.
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