Ahmed, Giulia, Fatma e Riccardo si erano trovati al centro di aiuto allo studio perché volevano fare insieme un po’ di matematica in preparazione all’esame di maturità. Maurizio si era reso disponibile ad aiutarli, così si erano messi con grande lena a fare degli esercizi presi da esami degli anni precedenti.
Mentre stavano lavorando si era affacciato alla stanza dove si trovavano Luca, un volontario che insegnava italiano, per salutarli e augurare loro una buona “maturità”.
“Secondo lei che tema danno?” aveva chiesto Fatma a Luca, il quale aveva risposto con un impacciato “non so”, anche perché – così aveva detto – non è facile indovinare e capita spesso che i mezzi di comunicazione che si sbizzarriscono a fare previsioni finiscano per prendere delle vere e proprie cantonate.
“Che ne dice dell’intelligenza artificiale?” aveva insistito Fatma, aggiungendo: “secondo me danno un tema sull’intelligenza artificiale, ne stanno parlando troppo”.
“È possibile. Magari non direttamente in modo così scoperto, ma una riflessione su questo dominio della tecnica e sui rischi che comporta, ci starebbe.”
“E lei cosa scriverebbe?”
“È un tema interessante, ma voi lo sapete affrontare, ne abbiamo parlato tante volte e sono certo che abbiate la capacità di far emergere quanto sia importante salvaguardare l’originalità della persona, non vi è intelligenza artificiale che possa toglierci la capacità che noi abbiamo di cogliere e inventare il nuovo.”
“E se uscisse una traccia sulla guerra?” aveva detto Riccardo inserendosi nel discorso e spostando l’attenzione su un argomento di grande attualità; “troppo scontato”, aveva sottolineato Luca.
Giulia era allora intervenuta dicendo che “in un modo o nell’altro, vedrete che il tema della guerra e della pace lo metteranno. È troppo importante!”
“Sì, poi sono ottant’anni che è terminata la Seconda Guerra Mondiale, chissà che non possano proporci una riflessione di tipo storico” aveva replicato Riccardo, insistendo sulla possibilità di un tema con argomento la guerra.
“Allora perché non il tema del clima?” aveva chiesto Ahmed.
“Certo!” aveva risposto Luca “anche questo è un tema di grande attualità, così quanti altri ce ne sono, ne potremmo tirare fuori a bizzeffe!”
“Un altro argomento che io penso possa essere proposto un questa maturità è quello dell’inclusione” aveva allora fatto presente Fatma. “Anche questo è un tema molto importante e poi può riguardare questioni di educazione civica, su cui stanno insistendo a tempo e fuor di tempo.”
“Non è che ci aiuta a mettere giù dei punti su ognuno di questi argomenti?” aveva chiesto Ahmed a Luca. “Così ci esercitiamo un po’ per lo scritto di italiano.”
“Sì, si può fare, ma il problema non è indovinare il tema e farlo prima” aveva ammonito Luca. “Ciò che è importante è che ognuno di voi metta in gioco se stesso, affronti l’argomento proposto tentando un giudizio personale. E questo lo sapete fare perché avete imparato a studiare cercando sempre un perché. Questo è decisivo, non indovinare la traccia che vi sarà all’esame, ma andare quella mattina e scrivere parlando di voi stessi, parlando dell’argomento che scegliete in modo che emerga la vostra umanità e la vostra genialità. E l’avete!”
“Ora tornate a fare matematica. Ci vediamo uno di questi giorni” aveva concluso Luca, poi li aveva salutati uscendo dalla stanza.
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