Maurizio Blondet in ospedale per infarto. È stato lo stesso scrittore a comunicarlo tramite il suo blog. Qui infatti è comparso un messaggio in cui si spiegava che “il vostro cronista è in ospedale per un sospetto di infarto in fase iniziale. Affidato nelle mani di Dio, che sono notoriamente le più sicure, ora sto meglio”. In un secondo momento è stato pubblicato un comunicato dal webmaster del sito che ha voluto trasmettere il comunicato di Maurizio Blondet, che aveva sentito telefonicamente. Il testo è simile a quello che vi abbiamo riportato, anche se in questo caso lo scrittore controverso parla di “sospetto infartino”. In ogni caso, ha ribadito di essersi affidato alle mani del Signore. “A Dio piacendo ovviamente vi terremo aggiornati, per ora mi ha detto di sentirsi meglio”, ha concluso il webmaster nella nota ufficiale pubblicata sul blog.
Nei giorni scorsi, invece, Blondet aveva pubblicato una lunga riflessione in merito alla mossa di Joe Biden, cioè al suo piano di stimolo per la classe media americana.
BLONDET E LE RESTRIZIONI ANTI COVID
Maurizio Blondet, inoltre, nei giorni scorsi è stato preso di mira da BUTAC per una notizia riguardante una decisione del Consiglio di Stato francese, spiegando che in un’ordinanza del 2 aprile spiegava che le persone vaccinate sono tenute a rispettare le restrizioni imposte dal governo perché rischiano di trasmettere il coronavirus. Ma lo scrittore si era soffermato solo sulla prima parte di quanto spiegato dal Consiglio di Stato francese, riprendendo solo il primo paragrafo. Ma nell’ordinanza si spiega che la vaccinazione fornisce una protezione efficace e che questo comunque non esclude il fatto che si possa contribuire alla diffusione del coronavirus, visto che al momento non ci sono indicazioni riguardo appunto la trasmissione. Quindi, l’abolizione delle restrizioni potrebbe aumentare il rischio di diffusione, soprattutto per le persone vulnerabili che non sono state ancora vaccinate. Niente di nuovo rispetto a quanto sappiamo. Infatti, BUTAC faceva notare che ciò non contraddice affatto quanto sostenuto finora dai leader.