Max Biaggi svela com’è nata la sua passione per le due ruote, nonostante le aspettative della famiglia, e confessa qualche dettaglio sulla sua vita privata e sul rapporto con i figli. “Mio padre è sempre stato appassionato di calcio, allenava una squadra – racconta ospite del programma Stasera C’è Cattelan su Rai Due – Io fatto tutta la trafila tra i pulcini e gli esordienti, finché poi ho capito che il calcio non era proprio il mio posto. Ho capito che la moto era meglio”.
L’incontro con le due ruote avviene “per caso seguendo un amico a Vallelunga, un circuito vicino a Roma”, racconta Max Biaggi. Qui “ho visto questo circuito per la prima volta sono rimasto a bocca aperta, è stato come entrare a Disneyland. Ci ho messo un po’ per fare il mio primo giropista e dopo un po’ di sacrifici e un po’ d’aiuto ci sono riuscito”. Oltre a questo primo, fortuito incontro però “c’è stato l’aiuto anche di mio zio, che era appassionato e mi ha dato il la”. A oggi il campione riconosce di essere “stato fortunato a essere visto da una persona che era del mestiere, mi ha fatto fare questa prova e poi è nato tutto così”, una carriera ancora oggi difficile da eguagliare.
Max Biaggi: “Valentino Rossi? Eravamo due fazioni, oggi siamo come prima”
Max Biaggi, nel salotto di Stasera C’è Cattelan su Rai Due, vuole anche parlare di come cono cambiati rapporti con il suo rivale storico, Valentino Rossi. “Siamo come prima – ammette – abbiamo vissuto il momento della grande rivalità, è stato epico perché ha risaltato sia a me che lui, poi finito quello siamo tornati ognuno al suo ruolo”. Infatti spiega che anche al di fuori del circuito “non è che abbiamo una vita sociale, non ci telefoniamo. Succede che magari non ci si saluta neanche”. Max Biaggi riconosce però che “adesso è finito il tempo dello sport e della rivalità, eravamo due fazioni”.
Con un papà campione, i figli Ines e Leon di Max Biaggi saranno interessati a imitare le imprese del genitore? “Mia figlia non si interessa di motori, mio figlio ogni tanto prova, la butta lì ma io lo smorzo perché essendo conscio dei rischi di questo mestiere, questo hobby, lo vorrei tenere un po’ lontano. Lui gioca a basket”. Ormai Max Biaggi vive a Monaco “da trent’anni ma ho una vita normale, veramente basica con degli amici”. Originario di Roma, spiega che la sua città “ti offre molto mentre Monaco è piccolina e vive nel momento del gran premio di Formula 1 e dei grandi eventi”.