Si è chiuso recentemente il negoziato per il rinnovo dei contratti pubblici, con l’ultima trattativa riservata ai medici, che riferisce al triennio dal 2019 al 2021, mentre nelle prossime settimane si aprirà la trattativa per la stagione 2022-24. Un rinnovo atteso a lungo e che, finalmente, è riuscito a concludersi efficientemente, mentre per le prossime trattative si attenda il via libera da parte del ministero del Tesoro alla direttiva firmata da Zangrillo con la quale vengono definiti gli obiettivi della contrattazione. Di certo c’è che, per ora, festeggiano sia i medici che i docenti, che dopo un lungo calvario sono riusciti ad ottenere importati aumenti agli stipendi, oltre che il riconoscimento degli arretrati.
Medici: in arrivo aumenti agli stipendi
Secondo quanto riferisce il Messaggero, la Corte dei Conti ha accettato senza problemi il rinnovo del contratto proposto ai medici, mentre la firma tra il Presidente di Aran e i rappresentati dei camici bianchi sarà fatta non prima di martedì prossimo. Grazie al nuovo contratto, dottori, infermieri ed operatori sanitari in generale, purché impiegati nel settore pubblico, andranno incontro ad aumenti anche considerevoli, mentre nei prossimi mesi verranno anche saldati gli arretrati non corrisposti per il periodo di riferimento del contratto.
I medici, così, già a partire da febbraio si vedranno riconosciuti in busta paga una media mensile di 289 euro in più, variabili in base alle effettive competenze e posizioni occupate all’interno dell’ecosistema sanitario. Similmente, sono stati stanziati anche ulteriori 10mila euro fini a saldare gli arretrati non corrisposti negli anni passati. Con i sanitari, insomma, si chiude la contrattazione riferita al 2019-21, mentre con la Manovra chiusa dal governo sono stati stanziati altri 2,3 miliardi per il 2024 alla sanità, che potranno tornare utili per ulteriori maggiorazioni nello stipendio dei medici. Recentemente, inoltre, si era chiusa anche la trattativa per il settore educativo, che anche in quel caso aveva portato ad importanti aumenti negli stipendi (mentre gli arretrati riferiti al 2022 sono già stati corrisposti), inizialmente pattuiti a 100 euro medi mensili, poi aumentati a circa 119 (124 per i docenti, 97 per il personale Ata e 190 per i direttori amministrativa).