A otto anni dall’esordio nella tv italiana con Il segreto, Megan Montaner torna protagonista di una produzione spagnola. Il titolo è La caccia: Montepedido, un thriller psicologico ispirato al bestseller di Agustín Martínez che andrà in onda a partire da stasera su Canale 5. Nella fiction, la Montaner è Sara Campos, agente dell’Unità centrale operativa della Guardia Civil che viene convocata a Madrid per indagare su un caso “particolare”. Cinque anni prima, infatti, due studentesse di nome Ana e Lucia sono misteriosamente scomparse a Monteperdido, nei Pirenei. Ora Ana viene ritrovata incosciente e con un trauma cranico, mentre di Lucia nessuna traccia. Il sergente Campos tenta di ricostruire la vicenda e di scoprire, soprattutto, che cos’è successo alle due ragazze in questi cinque anni di vuoto.
Megan Montaner parla del personaggio
Se per Sara Campos è una prova ardua, lo stesso si può dire per Megan Montaner che la interpreta. Si tratta forse di uno dei suoi ruoli più maturi: “È stato una vera e propria sfida”, ha dichiarato a Tv Sorrisi e Canzoni, “perché avevo paura di non essere all’altezza. Tuttavia avevo molta voglia di mettermi alla prova con qualcosa di diverso dal solito. Mi sono impegnata tantissimo anche fisicamente, perché si tratta di un personaggio molto forte e con una personalità pazzesca. Per fortuna grazie all’aiuto dei registi Salvador García Ruiz e Álvaro Ron sono riuscita a rendere giustizia a Sara: il verdetto sarà tra poco nelle mani dei telespettatori italiani. Spero di piacervi”. Sul personaggio anticipa: “Sara si occupa di persone scomparse. È una donna ermetica, problematica e ossessionata dai casi che deve risolvere. Nonostante sia molto giovane, ha una grande esperienza in materia di abusi sui minori, ma questa indagine la coinvolgerà molto perché le farà rivivere delle esperienze traumatiche che le hanno segnato l’infanzia”.
Megan Montaner: “Prima di recitare, ho letto 45 volte la sceneggiatura”
Una volta accettata la parte, Megan Montaner ha seguito una preparazione particolare: “Assolutamente sì, mi sono dovuta allenare molto, come un poliziotto vero. In particolare per le scene d’azione. Non è per niente facile imparare a ‘rotolare’ per terra (ride)”. La sua fonte di ispirazione? “Sono partita dal romanzo di Agustín Martínez. L’ho letto una prima volta per fare il provino. Poi, dopo essere stata scelta, l’ho studiato attentamente. Infine prima di girare, ho riletto 45 volte la sceneggiatura. Ero letteralmente ipnotizzata dal personaggio. L’ispirazione c’è stata, ma poi i registi hanno fatto un adattamento e le mie emozioni erano reali”. Gli aspetti più originali della serie sono due: le dinamiche tra i vari personaggi e le location scelte: “Paesaggi pazzeschi”, commenta Megan. “La serie è stata girata in luoghi straordinari, tra cui la regione di Ribagorza, nei Pirenei aragonesi. Lo stesso Agustín ne è stato ispirato per scrivere la storia”.