Il mercato immobiliare in Italia nel 2025 è in crescita, specialmente in 8 città del Bel Paese dove il settore è positivo.
Secondo l’OMI, il mercato immobiliare in Italia nel 1° trimestre del 2025 avrebbe registrato una crescita del +11% rispetto allo scorso anno. Dall’Osservatorio del settore si evince come Roma, Torino e Genova siano in testa alla classifica per gli immobili più venduti in città.
La crescita – come evidenziato dall’indagine OMI – è dovuta anche grazie all’abbassamento dei tassi di interesse sui mutui, che hanno favorito un canone di locazione più basso e garantito una sostenibilità maggiore nel medio e lungo termine.
Come va il mercato immobiliare in Italia nel 2025
Il mercato immobiliare in Italia nel primo trimestre del 2025 ha registrato un’ottima crescita (+11,2%). Tra vendite e acquisti le transazioni sono ammontate a 172.000, ovvero 17.000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (2024).
Se è pur vero che il trend è trainato da Torino, Genova e Roma, dai dati ricavati dall’ADE la compravendita degli immobili è stata evidenziata in gran parte del Bel Paese.
Le aree in cui si registrano più vendite e acquisti di case sono prevalentemente al Centro e al Nord Italia, totalizzando rispettivamente +12% e +15%. Mentre nelle Isole e nelle Regioni del Mezzogiorno il tasso cala significativamente: 6,8% e 6,3%.
Dall’Osservatorio è emerso che la maggior parte dei mutui sono stati sottoscritti per la prima casa, dovuto sicuramente alle agevolazioni Consap e all’aumento dell’occupazione nelle Regioni del Nord.
Dove si registrano le compravendite immobiliari
L’analisi dell’OMI evidenzia come Torino e Genova stiano in vetta come maggior numero di scambi immobiliari. Segue poi la Capitale d’Italia, Roma, mentre con un lieve distacco si accodano Bologna e Palermo.
Seppur con delle compravendite più contenute, la crescita arriva anche a Milano e Napoli. L’unica città italiana che ha registrato dei dati negativi è stata Firenze.
L’andamento positivo del mercato immobiliare in Italia nel 2025 è stato dettato dalla riduzione della percentuale dei tassi di interesse (l’ultimo TAEG registrato ammonta al 3,54%) e dai benefit sull’acquisto per la prima casa, con possibilità di ottenere un mutuo al 100%.