Messi assunse ormone per crescita/ Medico: “Dissi sarebbe stato più alto di Maradona”

- Chiara Ferrara

Leo Messi da adolescente assunse un ormone per la crescita: il dottor Diego Schwarzstein gli aveva assicurato che sarebbe stato più alto di Diego Armando Maradona

messi Barcellona, Lionel Messi (LaPresse)

Lionel Messi da bambino assunse l’HGH, un ormone per la crescita di cui era carente. A raccontarlo al The Times è stato il dottor Diego Schwarzstein, a cui si era rivolto insieme ai suoi genitori perché all’età di 10 anni era troppo basso rispetto ai coetanei. “Leo mi chiese se sarebbe cresciuto abbastanza per diventare un calciatore. Io gli dissi: ‘Non preoccuparti, sarai più alto di Maradona. Non so se sarai migliore di lui, ma sarai più alto di lui’. I genitori, Jorge e Celia, erano preoccupati quando gli dissi del deficit”, ha ricordato.

Il deficit di cui soffriva il calciatore, che colpisce un bambino su 5 mila, fa sì infatti che i pazienti smettano di crescere molto presto. A differenza dei genitori, però, Leo è sempre stato ottimista. Ai suoi occhi il medico gli aveva fornito la cura per esaudire il suo sogno, ovvero diventare un calciatore professionista. È così che per cinque anni, ogni mattina, si faceva iniettare l’ormone. “Alla fine ebbi ragione. Maradona era alto 1,67 e Messi era alto 1,69. Questo è più o meno quello che avevo previsto”.

Messi assunse ormone per crescita: il racconto del dottor Schwarzstein

La fortuna per Lionel Messi, dopo avere assunto l’ormone per la crescita e avere ottenuto i primi risultati, tuttavia, doveva ancora girare. La famiglia, infatti, ebbe un contenzioso con l’Accademia dei Newell’s Old Boys, a cui era iscritto, in quanto quest’ultima non voleva pagare le costose cure. A bussare alla porta, offrendosi di farlo a patto di avere il cartellino della giovane promessa, fu il Barcellona. Dall’Argentina, così, volarono in Catalogna. Prima di partire, nel 2001, però, andarono a ringraziare il dottor Diego Schwarzstein e a donargli l’ultima maglia che aveva indossato nel suo Paese, la numero 9 rossonera: “Per Diego, con affetto da Leo Messi”, c’era scritto.

“C’erano molti corteggiatori per quella maglia, ma lui l’ha data a me, e questo significa molto. Deve valere un sacco di soldi adesso”, ha sottolineato il medico. Adesso non resta che fare il tifo per la Pulce al Mondiale 2022 in Qatar, che probabilmente sarà il suo ultimo.





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