Michela Ferrante, ospite oggi a La Volta Buona, ha raccontato del calvario della malattia: “L’anoressia a 12 anni…”.
Dopo aver raccontato delle sue spiacevoli disavventure sotto i ferri, Michela Ferrante è tornata nel salotto de La Volta Buona per raccontare un’altra esperienza poco felice della sua vita. Da giovanissima ha vissuto il calvario dei disturbi alimentari; una malattia sopraggiunta non per la ricerca di un canone di bellezza stereotipato ma per una mancanza affettiva particolarmente profonda. “E’ iniziato tutto quando avevo 12 anni, quando è accaduto a me non c’era tutta questa cultura alimentare, io mi sono ammalata di anoressia non perchè volessi un peso specifico, sono sempre stata normopeso. Probabilmente la causa era il rapporto che non c’era con mamma che mi ha abbandonato, il cibo è strettamente correlato… Ho visto anche l’altra faccia della medaglia ovvero la bulimia.

Michela Ferrante non ha vissuto momenti facili anche a causa della mancanza di supporto nei momenti nevralgici della malattia: “L’anoressia spaventa di più perchè si vede, si diventa degli abili bugiardi… Non avevo una famiglia, ero stata affidata quindi non c’era questa grande attenzione, non ci avevano fatto caso”. La modella ha poi aggiunto: “Ne sono uscita poco alla volta, mi ha fatto guarire l’amore di mio figlio e di mio marito, stiamo insieme da 18 anni. Anche l’amore dei miei 15 cani…”.
Michela Ferrante a La Volta Buona: “Oggi sto bene ma dai disturbi alimentari non si esce mai del tutto…”
Oggi, attorniata dall’amore e immersa nella famiglia che ha sempre desiderato, Michela Ferrante sta bene ed è felice. La modella ha però sottolineato – sempre oggi a La Volta Buona – come le patologie relative ai disturbi alimentari siano in realtà uno spettro sempre presente seppur sotto controllo. “Oggi sto bene anche se non si esce mai del tutto dai disturbi alimentari, magari è il tuo punto debole; ci può essere un momento in cui presa dallo sconforto ti puoi lasciare andare. Da giovane controllavo il mio peso per avere una sorta di controllo sulla mia vita”.
