Migranti e cittadinanza, quali sono le idee della sinistra in Europa e quali sono le differenze: da PSOE a LFI, socialisti e radicali (e confronto con Uk)
Su migranti e cittadinanza le sinistre europee non sono del tutto d’accordo, anzi hanno idee che variano in maniera significativa da Paese e Paese nella stessa famiglia politica. Per quanto riguarda i principi condivisi riguardo l’immigrazione, bisogna partire dalla difesa dei diritti umani e dell’accoglienza dignitosa, che si accompagna alla contrarietà ai centri di detenzione per migranti irregolari e a una critica alle politiche migratorie restrittive, mentre si sostiene una riforma del regolamento di Dublino affinché ci sia una condivisione europea delle responsabilità. Invece, riguardo la cittadinanza, le sinistre europee in generale sono per un accesso alla cittadinanza semplificato per chi nasce o cresce nel Paese.
MIGRANTI E CITTADINANZA, IL CASO ITALIA
Se si prendono in esame i singoli partiti di sinistra in Europa, emergono però delle differenze importanti, anche all’interno dello stesso Paese. Basti pensare all’Italia, con il Pd favorevole allo ius culturae e a un sistema di accoglienza diffusa, ma è più cauto sulle aperture indiscriminate, mentre Verdi e Sinistra hanno posizioni più progressiste, con ius soli pieno, abolizione dei decreti sicurezza e contrarietà alle espulsioni indiscriminate. Invece, M5s, che non è propriamente un partito di sinistra, ma vi è spesso alleato, le posizioni nel tempo sono state oscillanti, ma comunque ora l’approccio è più pragmatico, con attenzione ai diritti, ma anche al controllo.
LE POLITICHE DELLA SINISTRA IN SPAGNA, GERMANIA E FRANCIA
In Spagna, invece, ci sono i socialisti di Sanchez (PSOE) che sono per politiche di accoglienza selettiva, ma comunque più aperte rispetto al centrodestra, per misure di controllo alle frontiere, ma con attenzione ai diritti, e per una semplificazione della regolarizzazione per chi risiede da anni. Invece, Sumar e Podemos sono per regolarizzazioni ampie e abolizioni dei centri.
Se ci si sposta in Germania, ci sono SPD e Die Linke che sono il caso emblematico dell’evoluzione della sinistra su questi temi delicati. Seppur sostenga la possibilità del doppio passaporto e la cittadinanza dopo 5 anni, l’SPD ha ricevuto pesanti critiche per i compromessi raggiunti con CDU/CSU sui respingimenti, infatti promuove un’immigrazione legale e controllata e, dopo la nascita del nuovo governo di coalizione, ha varato una linea più stringente. Invece, Die Linke esprime posizioni più radicali, perché vuole l’abolizione dei centri di detenzione, frontiere aperte e piena regolarizzazione.
Arriviamo in Francia, dove le differenze di idee si riscontrano anche tra France Insoumise, che rappresenta la sinistra radicale, e il partito socialista (PS). Nel primo caso, si è per l’accoglienza aperta e la regolarizzazione, si è contrari all’esternalizzazione dei confini e si propone uno ius soli integrale per la cittadinanza. Invece, i socialisti sono più moderati, quindi sono a favore di un’accoglienza regolata, ma più umana e sostengono uno ius soli condizionato, con controlli più rigorosi, ma pur sempre nel rispetto dei diritti.
LE POSIZIONI DELLA SINISTRA IN UK
Anche se il Regno Unito non fa più parte dell’Ue, possiamo comunque prendere in esame i partiti britannici, anche perché le differenze sono evidenti per via della Brexit, che ha condizionato il dibattito migratorio. Ad esempio, i laburisti hanno avuto una posizione storica ambivalente, con toni più cauti dopo la crisi migranti e Brexit, infatti ora con Starmer vogliono introdurre un sistema più efficiente e sono contrari al piano Ruanda dei Tories, ma non propongono un’apertura indiscriminata, puntando invece su accordi bilaterali per la gestione delle domande. Invece, sulla cittadinanza non ci sono proposte chiare di riforma, ma sostegno a un processo più umano e trasparente.
Sono più radicali le posizioni degli ecologisti e progressisti del Green Party, che propone di cancellare i centri di detenzione e di fermare le deportazioni, inoltre difende il diritto alla libera circolazione e a un asilo garantito a chi fugge da guerre o crisi climatiche. Per quanto riguarda la cittadinanza, si sostiene un accesso facilitato alla cittadinanza per chi vive stabilmente nel Regno Unito, con particolare attenzione ai bambini nati in terra britannica.
Invece, il centrosinistra nazionalista scozzese, Scottish National Party (SNP), la visione è inclusiva e vuole una politica migratoria autonoma da quella di Westminister e, in caso di indipendenza, vorrebbe un sistema di cittadinanza scozzese più aperto.