My Name is Michael Holbrook: questo il titolo dell’album che segna il ritorno di Mika, cantautore e showman libanese che ha conquistato tutti in Italia. L’interprete di hit come Grace Kelly e Lollipop ha ritrovato la sua vena artistica ma è stato necessario un lungo percorso di introspezione: l’artista ha fatto pace con il suo passato, denso di dolore e dramma. E’ lo stesso Mika a parlarne in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Vanity Fair, spiegando di essere entrato in crisi ormai quattro anni fa e di aver deciso di usare il nome dell’anagrafe per rivedere i rapporti con la sua famiglia con uno sguardo diverso, «più adulto e coraggioso». Durante il periodo di difficoltà, Mika ha sentito la necessità di buttarsi verso l’ignoto e questo ignoto è rappresentato dalla famiglia del padre: la rivelazione è giunta due anni fa in un cimitero della Georgia davanti alle tombe degli antenati su cui era inciso il cognome paterno, Penniman.
MIKA: “IL DRAMMA CHE MI HA ALLONTANATO DA MIO PADRE”
«Avevo sette anni. Mio padre, consulente finanziario, era stato preso in ostaggio in Kuwait nell’ambasciata americana. È tornato sette mesi dopo, completamente cambiato. Prima era papà, poi era Mike: non riuscivamo più a chiamarlo papà, quell’uomo magro con la barba, che aveva vissuto cose fortissime, noi figli non lo riconoscevamo più», ripercorre Mika ai microfoni di Vanity Fair, con l’artista che ha dovuto affrontare vari problemi: dal tracollo economico alla perdita della casa, senza dimenticare «la dislessia, l’insegnante violenta e l’espulsione da scuola». E la situazione con la madre non è dalle migliori: è lei che inizia a “ossessionarlo”, dicendogli «o sarai un fallimento totale o un grande successo». Da quel momento in poi Mika ha iniziato a convivere con lo spauracchio del fallimento, ma «la nuova vita di allenamento costante mi ha allontanato di più da mio padre. Perché a quel punto ero diventato un progetto: il progetto di mia madre».
MIKA E IL DOLORE DELLA SORELLA PALOMA
Una canzone del nuovo album è dedicata alla sorella Paloma, che nove anni fa ha dovuto fare i conti con un bruttissimo incidente: «Paloma fumava alla finestra, ma siccome non ha molto equilibrio per via della semi paralisi, è caduta giù dal quarto piano, e cadendo è rimasta infilzata in una cancellata. Mi hanno chiamato, ero l’unico familiare a Londra. Mi dicono: vada a salutare sua sorella, morirà, non c’è niente da fare. Mi avvicino, era una scena terribile. Le dico: ciao Paloma. E lei: puoi dire a questi stronzi di lasciarmi in pace, visto che devo alzarmi?». Prosegue il cantante: «Così guardo la dottoressa: mi scusi, ma questa non muore. Visto che non potevano semplicemente sfilarla, hanno segato il cancello e l’hanno portata via ancora con le aste che le trafiggevano il corpo». Mika ha un rapporto strettissimo con la sorella, anche se laconicamente sottolinea: «Per lei sono un punto d’orgoglio ma anche motivo di tristezza», ricordando che lei avrebbe sempre voluto fare l’attrice, ma non ha mai potuto farlo.