Milan-Juventus a rischio rinvio. Dopo la positività al coronavirus dei calciatori bianconeri Alex Sandro e Juan Cuadrado, se la Asl di Torino dovesse dichiarare un focolaio il match sarebbe posticipato, senza andare in scena come posticipo del turno dell’Epifania in Serie A. Una situazione molto simile a quella che ha coinvolto la sfida proprio tra la Juventus e il Napoli: con i partenopei bloccati dalla Asl, inizialmente era stata assegnata la vittoria a tavolino ai bianconeri, che si sono poi visti annullare l’assegnazione dei tre punti. Il protocollo FIGC non prevede infatti il rinvio del match con due soli giocatori positivi, ma diverso è il caso in cui la Asl non permetta la partenza della squadra in trasferta. C’è attesa dunque per l’ultimo giro di tamponi e per le notizie che arriveranno nella mattinata del 6 gennaio: in caso di nuove positività, la Juventus potrebbe essere fermata. Altrimenti, Pirlo dovrà fare i conti con le assenze. Tutto starà nel capire se la Asl di Torino dichiarerà o no un focolaio.
LA ASL DI TORINO: “PRONTI A BLOCCARE SE C’E’ FOCOLAIO”
A fare il punto della situazione ci ha pensato Roberto Testi, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Città di Torino: “La società ha avvisato subito delle due positività, ma in questo momento, visto che tutti gli altri risultano negativi, non si può parlare di focolaio. Se dovessero esserci nuovi casi e venisse confermato un focolaio non controllato in squadra allora l’Asl, per la sicurezza dei giocatori stessi, sarebbe costretta ad intervenire bloccando la trasferta“. L’assessore regionale all’emergenza Covid-19 della Regione Piemonte, Matteo Marnati, ha sottolineato in un collegamento televisivo su Top Calcio 24: “Milan-Juventus si giocherà. Ho appena sentito il direttore generale della Asl di Torino e mi ha risposto che non è stata presa alcuna decisione. Il nostro interesse è che siano le autorità sportive a gestire la questione. Non c’è un’emergenza che giustifichi un intervento dell’Asl di Torino. Posso assicurare i tifosi che la gara ci sarà. Credo che Testi sia stato frainteso“. E’ arrivata subito la controreplica di Testi: “Sono stato chiarissimo, solo se ci fosse un focolaio si dovrebbe intervenire. Al momento, siamo lontani anni luce da un problema di sanità pubblica“.