E’ cominciata a Milano la manifestazione “Ricucire l’Italia”, organizzata da “Libertà e Giustizia”, di fronte all’Arco della Pace, dopo quella del 5 febbraio scorso organizzata invece al Palasharp. Quest’oggi si alterneranno sul palco il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il segretario della Camera del Lavoro Onorio Rosati, giornalisti come Marco Travaglio e Lirio Abbate, gli intellettuali Gustavo Zagrebelsky e Valerio Onida. Poi l’intervento video di Roberto Saviano, che potrete vedere nella seconda pagina di questo articolo: il tema principale del video intervento dello scrittore riguarda la necessità da parte di tutti di rivendicare il diritto alla felicità, cosa che però può avvenire solo in una società di diritto. Poi un lungo discorso riguardo alle operaie decedute a Barletta e una riflessione sul lavoro nero in Italia, che spesso, commenta Saviano, «rappresenta le eccellenze del nostro Paese, lo sta proteggendo dalla crisi. Spesso i padroni sono ex lavoratori in nero a loro volta che vivono in queste condizioni», e in questa condizione «trovarsi insieme è un modo di non perdere la speranza, di resistere all’idea che il talento non serva nulla, che vale una segnalazione». Altrimenti, continua lo scrittore, «hanno già vinto loro, chi è in questo momento al governo, cerca di far passare l’adagio che siamo tutti uguali e che chi critica è ipocrita, perché si comporta nello stesso modo e vuole solo la nostra poltrona». Nella piazza davanti all’Arco della Pace sono arrivate migliaia di persone per assistere ad una manifestazione che, secondo Bruno Tabacci, assessore al Bilancio di Milano, è sicuramente «utile e importante per tenere vivo il senso civico, cosa che manca nel nostro paese». L’appuntamento di Libertà e Giustizia è cominciato alle 14.30 e andrà avanti per circa tre ore. Tra gli altri, interverranno sul palco gli storici Paul Ginsborg e Salvatore Veca, gli ex magistrati Bruno Tinti e Giuliano Turone, il sociologo Marco Revelli, il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia, Claudio Fava per Libera, il giornalista e autore televisivo Michele Serra, il segretario della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi; i costituzionalisti Lorenza Carlassare e Valerio Onida. Chiuderanno Gustavo Zagrebelsky con i giornalisti Lirio Abbate e Marco Travaglio.