Domani uno sciopero dei mezzi pubblici interesserà tutta l’Italia. Proteste contro il decreto liberalizzazioni e gli attacchi a prebende e privilegi, ma anche al caro gasolio e alla perdita di taluni diritti, faranno sì che la Penisola resterà pressoché paralizzata, dal momento che incroceranno le braccia gli addetti ad autobus, metropolitane, tram, aerei, treni e nave. Si salva solamente la linea rossa della metro milanese. Oggi, infatti, il prefetto ha firmato l’ordinanza di precettazione dei macchinisti della linea 1, obbligandoli a garantire la circolazione dei convogli nel rispetto dei turni di lavoro fino alle 18. Il motivo è semplice: domani sarebbe, a Rho-Pero, il secondo giorno di apertura del salone Macef, dedicato ai complementi d’arredo, alla moda e agli oggetti da regalo. Il danno, in termini di mancati visitatori per i disagi arrecati dall’assenza di un mezzo con il quale raggiungere la fiera, sarebbe incalcolabile. In termini di immagine e in termini effettivamente economici. «Per evitare i disagi dovuti alla predetta concomitanza e per prevenire difficili situazioni di criticità e di ingovernabilità», l’ordinanza impone al personale dell’Azienda dei trasporti milanese, che lavora sulla “Linea 1” di assicurare «il regolare servizio nella fascia oraria dalle ore 8.45 alle ore 15.00 secondo la turnazione stabilita», si legge nel testo del documento. Resta chiaro il fatto che, dopo le 18 ci potranno essere disagi.
La Fiera di Milano, dal canto suo, nel definire insensato lo sciopero ha voluto ringraziare il prefetto della decisione. Lo ha fatto a nome delle 100 aziende che espongono al salone, per bocca dell’amministratore delegato di Fiera Milano Enrico Pazzali. Come sempre in questi casi, l’azienda non fa sapere, il giorno precedente allo sciopero, quanti vi aderiranno. Lo sciopero dei mezzi pubblici di domani, a Milano, avrà inizio dalle 8.45 sino alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. In occasione dello sciopero, sarà sospeso il divieto di entrare nell’Area C per i cittadini non residenti. Saranno moltissimi, infatti, quelli costretti ad avvalersi di mezzi propri a causa dello sciopero. La decisione è stata assunta in linea con i casi analoghi relativi agli anni scorsi, quando in occasione di scioperi dei mezzi pubblici, venivano sospese le norme sull’Ecopass.
Domani potranno liberamente circolare, all’interno della cerchia dei bastioni, i veicoli diesel Euro 3. Potranno accedere all’area anche i diesel Euro 0-1-2, i benzina Euro 0, e tutti i cicli e motocicli