Diverse associazioni hanno espresso soddisfazione per la decisione della Giunta Regionale Lombarda di continuare a sostenere studenti e famiglie con la programmazione del sistema Dote Scuola anche per l’anno 2013-2014. A farlo sapere, attraverso un comunicato diffuso recentemente, sono CdO Opere Educative, Fidae Lombardia, Faes, Agesc, Aninsei, Comitato Politico Scolastico non statale, Federazione Scuole Steineriane e Salesiani di Don Bosco della Lombardia. La Dote, si legge nella nota, “è uno strumento di grande valore poiché consente ai genitori, primi responsabili dell’educazione dei figli, una maggiore libertà di scelta, garantendo un sostegno economico a quanti preferiscono l’offerta educativa e formativa della scuola paritaria”. E’ per questo motivo che chi chiede di rimodulare i Buoni Scuola destinandoli agli studenti più meritevoli, introducendo criteri non solo legati al reddito, “mostra di non riconoscere la vera novità di questo strumento, che non intende calare provvidenze dall’alto ma innanzitutto premiare la domanda e dunque riconoscere il protagonismo sociale delle famiglie e dei giovani”. Oltre a garantire il mantenimento del Buono Scuola, che dal 2000 favorisce la libertà di scelta delle famiglie, dal 2008/2009 Dote Scuola sostiene gli studenti durante il percorso educativo, garantendo il diritto allo studio (sostegno al reddito per quelli meno abbienti delle scuole statali e paritarie), promuovendo e valorizzando le eccellenze (dote merito) e accompagnando gli alunni disabili che frequentano le scuole paritarie (dote disabilità). “Regione Lombardia continua, allo stesso modo, ad investire fortemente anche sulla formazione professionale con la Dote Formazione, valorizzando l’apprendistato come percorso privilegiato per l’introduzione al mondo del lavoro e riconoscendo ai percorsi professionalizzanti pari dignità rispetto a quelli liceali o tecnici”. Da anni, infatti, “Regione Lombardia sostiene il sistema IeFP assegnando un voucher ad ogni studente che, in totale libertà, decide di spenderlo iscrivendosi presso l’Istituzione formativa che meglio soddisfa le proprie esigenze. Individuato il costo standard per studente, questo viene assegnato alle scuole sulla base del principio della quota capitaria, cioè riconoscendo la titolarità dell’allievo come destinatario dei finanziamenti pubblici da assegnare all’istituto scelto”.
Se tale metodo fosse adottato per tutto il sistema d’istruzione, continua il comunicato delle associazioni, “sarebbe garantita piena libertà di scelta alle famiglie, stimolata l’efficienza e la capacità di innovazione e favorita una sana competizione tra chi eroga i servizi d’istruzione”. Insomma, il sistema Dote “è in definitiva uno strumento di civiltà e di uguaglianza e per questo le scriventi associazioni chiedono, a chi governerà la Regione Lombardia, non solo di salvaguardarlo, ma di estenderlo e consolidarlo”.