“Per Papa Francesco, uomo di Dio: sotto la protezione di Maria, Madre della Chiesa, sia presenza di profezia e di letizia per indicare alla Chiesa la via del futuro, perché l’evangelo porti consolazione, speranza, invito a conversione fino ai confini del mondo”.
“Per la santa Chiesa di Dio: sia docile allo Spirito che la chiama all’unità, alla fortezza, a giovanile prontezza nell’accogliere il magistero di Papa Francesco”.
Queste le due preghiere che l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha inviato ai parroci e ai rettori dei santuari di tutta l’arcidiocesi di Milano con l’indicazione di utilizzarle durante le messe di domenica 17 e di martedì 19 marzo, giorno dedicato alla memoria di San Giuseppe, padre putativo di Gesù e protettore della Chiesa, giorno scelto da papa Francesco per la messa dell’inaugurazione solenne del suo pontificato.
Gioia, preghiera e affetto: questi i doni, suoi e della Chiesa ambrosiana, che il cardinale Scola porterà a papa Francesco, come sottolinea un comunicato dell’Ufficio per le comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Milano. Prima occasione, la celebrazione eucaristica che il nuovo pontefice ha celebrato giovedì pomeriggio in Cappella Sistina con tutti i “fratelli cardinali”, come lui stesso ha chiamato i cardinali elettori. Secondo incontro di preghiera in comunione con papa Francesco è quello previsto per venerdì 15 in sala Clementina con tutti i cardinali.
Ma l’arcivescovo chiede ai fedeli ambrosiani un supplemento di preghiera proprio per martedì 19, un giorno particolare caro alla tradizione popolare e già molto significativo per la Chiesa e che oggi si carica di un significato ulteriore proprio per essere il giorno dell’inizio solenne del pontificato del primo papa gesuita e del primo papa che ha scelto il nome del “poverello di Assisi”, grande riformatore della Chiesa. In questo giorno, infatti, oltre ad aver chiesto a tutti i fedeli preghiere speciali, il cardinale Scola ha espressamente invitato parroci e rettori dei santuari in terra ambrosiana di proporre messe anche “in orari straordinari” per favorire la partecipazione dei fedeli.
Ma oltre alla nota ufficiale, altri segnali di affetto e di stima arrivano dalla Curia di Milano. La Chiesa vive di continue novità, ha sottolineato monsignor Mario Delpini, vicario dell’arcidiocesi, che ha sostituito il cardinale Scola in queste due ultime settimane nel governo della diocesi e che ha condotto in sua vece gli ultimi appuntamenti quaresimali in Duomo per il rito della Via Crucis: “Le stesse dimissioni di Benedetto XVI e la sfasatura tra le previsioni e l’elezione di questo Papa ne sono un esempio. I credenti non possono essere deterministi, bisogna sempre pensare che il prossimo passo sia nuovo, fa parte della logica della fede”.
“si è visto dalla reazione dei fedeli in piazza San Pietro”, ha voluto sottolineare monsignor Bruno Marinoni, moderator curiae della diocesi, “che hanno gioito subito alla fumata bianca, che quello che era importante era che la Chiesa avesse di nuovo un pastore, una guida, indipendemente da chi fosse. Ora ringraziamo Dio che ci concede figure straordinarie ogni volta che la Chiesa ne ha bisogno”.