L’insediamento a Palazzo Lombardia “avverrà il 15 marzo, data particolarmente significativa per me perché è anche il mio compleanno. La prima riunione di giunta si terrà poi il lunedì successivo e affronteremo subito le questioni più importanti che ci sono e vale a dire l’Expo, le grandi opere e la crisi economica”. A parlare è ovviamente il neogovernatore lombardo Roberto Maroni al termine dell’incontro, presso la sede istituzionale dell’ente regionale, con il presidente uscente Roberto Formigoni e alcuni dirigenti. Con il primo, ha sottolineato lo stesso segretario federale della Lega, “ho avuto uno scambio di opinioni sulle questioni lombarde come avviene spesso. Formigoni ha fatto fare una revisione completa sui bilanci di questi suoi 18 anni da governatore ed è una buona cosa. La mia ambizione, il nostro obiettivo è di migliorare questi conti continuando questa esperienza di buon governo”. Gli ultimi nodi da sciogliere riguardano invece i nomi di coloro che andranno a comporre la nuova giunta, anche se la squadra dovrebbe essere composta da 14 assessori e due sottosegretari: per la Sanità appare probabile Mario Mantovani (Pdl), che farebbe quindi tramontare la possibilità di una conferma per Mario Melazzini, pur eletto in consiglio regionale. Tra i nuovi nomi del Carroccio compaiono invece quelli di Simona Bordonali, presidente del consiglio comunale di Brescia, mentre per il Pdl dovrebbero esserci anche Valentina Aprea e Mariella Bocciardo, più una tra Viviana Beccalossi e Alessandra Gallone, entrambe di Fratelli d’Italia. Confermato al Bilancio il senatore leghista Massimo Garavaglia, mentre all’Agricoltura e all’Ambiente ecco farsi avanti i nomi rispettivamente di Giulio De Capitani e Daniele Belotti. Come conffermato da Maroni nella conferenza stampa post elettorale, allo Sport dovrebbe andare l’ex campione di canoa Antonio Rossi, mentre alla Cultura potrebbe essere scelto uno tra Stefano Bruno Galli e Luca Daniel Ferrazzi. Confermato infine Alberto Cavalli del Pdl.