La Corte dei conti ha stabilito che un terzo degli scontrini presentati dei consiglieri della Regione Lombardia per ottenere i rimborsi pubblici previsti per sostenere i costi di finanziamento della politica fossero irregolari. Dovrà essere restituito più di un milione di euro. I rendiconti presentati dai gruppi consiliari sono in gran parte relativi a spese ingiustificate. Al primo posto per entità di rimborsi disinvolti c’è la Lega Nord, i rimborsi ottenuti dalla quale sono per metà illegittimi. Segue il Pdl, con 297 mila euro ingiustificati su un totale 1 milione e 200mila. L’Udc, invece, ha presentato rendicontazioni non valide per 48 mila euro su un totale di 176 mila. Al Gruppo misto, cui appartiene esclusivamente Filippo Penati, invece, si ascrivono zero addebiti. Secondo il tribunale contabile, in particolare, i consiglieri hanno barato su tutte le spese riguardanti missioni all’interno della Regione, pranzi, cene e ristorazione in generale. Per questi capitoli, infatti, sono già previsti trattamenti economici specifici. Contestualmente, si sono registrate gravi irregolarità sull’acquisto di prodotti informatici da parte non dei gruppi ma dei singoli consiglieri. Resta da capire se e come i soldi andranno effettivamente restituiti. Per il momento, infatti, l’unica sanzione prevista consiste nell’interruzione temporanea dell’erogazione dei contributi per l’anno in corso.