Ada Lucia De Cesaris, vicesindaco di Milano, ha ricevuto una lettera da sedicenti brigatisti. La missiva, giunta per posta con la dicitura “personale”, era firmata dalle Nuove Br Curcio internazionali. All’interno, c’era un messaggio contro «gli Stati-bande armate, armate contro il popolo sovrano adesso afflitto da una crisi gestita da trait d’union fra parlamento e multinazionali con plusvalore in paradisi fiscali». Al di là del delirio ideologico e semantico, nel testo era presente anche una minaccia concreta. Chi l’ha scritto ha promesso che in autunno e in inverno torneranno le famigerate P38, ben note ai tempi degli anni di piombo e il mitra. Il mittente, inoltre, ricordando le parole del “maestro Curcio”, che aveva predicato la fine della lotta armata, ci ha tenuto a precisare come i brigatisti in libertà abbiano continuato a godere «di libertà di finanziamento e di organizzazione. Il ’68 non è mai finito». Non è mancato un riferimento all’imperialismo Usa di Obama di cui noi saremmo servi. Sul retro, infine, era contenuta in stampatello la frase: «Per un futuro di lotta armata contro gli Stati bande criminali planetarie», e il simbolo della stella a cinque punte. La lettera è giunta a destinazione nonostante l’indirizzo impreciso. Gli uomini della scientifica stanno effettuando tutti i rilievi del caso che rilevanza dare al plico.