Maroni prova a sgomberare il campo da ogni dubbio. Nessuno, secondo il leader leghista, avrà di che rimpiangere Formigoni. Per Maroni, infatti, la sua giunta ha fatto meglio, nei primi cento giorni di governo, di quella del predecessore. Il segretario del Carroccio ci ha tenuto a far presente che il bilancio di questa prima fase delinea un lavoro enorme senza precedenti. «Andate a vedere i 100 giorni precedenti e vedrete», ha dichiarato ai cronisti intestandosi la rivoluzione della concretezza e l’aver messo sul piatto degli investimenti oltre due miliardi di euro. Ha chi gli ha chiesto come sta procedendo la realizzazione della sua principale promessa elettorale, vale a dire la macroregione del nord e il mantenimento del 75 per cento delle tasse prodotte dal territorio, ha spiegato che non è Mandrake, ma che manterrà le promesse. Nel frattempo, la Fp-Cgil Lombardia ha denunciato come sia stato effettuat,o,nei confronti degli enti dipendenti dell’amministrazione (ARIFL, ARPA, ERSAF, EUPOLIS ed ARCA e Società Partecipate) una drastico taglio lineare che «non potrà non avere una ripercussione anche sui livelli occupazionali». In particolare, «tagliare il 20% dei trasferimenti, solo per ARIFL, ERSAF e EUPOLIS, significa passare da circa 63.000.000 euro a circa 50.000.000, per la sola ARIFL da circa 5.970.000 euro a meno di 4.800.000», fa presente, in una nota il sindacato