Anche a Milano lo sciopero del trasporto pubblico locale indetto nella giornata di oggi dall’organizzazione sindacale Usb avrà luogo fino alla fine del servizio. Nonostante ciò, per tutta la giornata le linee della metropolitana hanno viaggiato regolarmente senza creare particolari disagi ai passeggeri e pendolari lombardi. Atm, tramite il suo profilo Twitter, ha confermato che la circolazione di tutte le linee della metro milanese “proseguirà regolarmente per tutte le destinazioni fino a fine servizio”. Per quanto riguarda tram, bus e filobus, invece, “la circolazione prosegue con possibili riduzioni del servizio”.
A Milano ha preso il via alle 18 la seconda fascia dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale proclamato dall’organizzazione sindacale USB Lavoro Privato. L’Atm fa sapere che al momento la circolazione sulle 4 linee di metropolitana M1-M2-M3 e M5 risulta regolare, mentre qualche rallentamento è possibile per il servizio in superficie dovuto soprattutto all’intenso traffico automobilistico. Nel capoluogo lombardo, come anche in altre città italiane, l’agitazione terminerà solamente alla fine del servizio.
Si è conclusa a Milano la prima fascia dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale di 24 ore proclamato per la giornata di oggi, venerdì 30 giugno, dall’organizzazione sindacale USB Lavoro Privato. L’agitazione si sta svolgendo in tutta Italia con modalità differenti, ma nel capoluogo lombardo, dopo la prima fascia dalle 8.45 alle 15, riprenderà alle 18 per terminare alla fine del servizio. Secondo quanto fatto sapere stamattina da Atm, le linee della metro hanno effettuato servizio regolare e non si sono registrati particolari disagi fino a questo momento.
Ha preso il via questa mattina lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale indetto dall’organizzazione sindacale USB Lavoro Privato. A Milano l’agitazione si svolgerà dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 fino al termine del servizio, ma al momento la circolazione risulta regolare sulle 4 linee della metropolitana M1-M2-M3 e M5. Lo fa sapere Atm in una nota, in cui aggiunge che qualche rallentamento è invece possibile per il servizio in superficie. La seconda fascia di sciopero, come detto, è prevista dalle 18 al termine del servizio.
A Milano è prevista un’altra giornata di sciopero di mezzi pubblici. Il comune di Milano ha fatto sapere che per venire incontro ai cittadini milanesi e cercare quindi di ridurre i disagi per venerdì 30 maggio, il provvedimento Area C sarà sospeso tutta la giornata. Ricordiamo che l’agitazione di 24 ore è stata indetta dall’organizzazione sindacale USB Lavoro Privato e che riguarderà i mezzi pubblici con modalità che variano da città a città: nel capoluogo lombardo è in programma dalle 8,45 alle 15,00 e dalle 18,00 al termine del servizio. Venerdì rimarrà invece attivo il divieto di accesso e circolazione all’interno della Ztl Cerchia dei Bastioni per i veicoli di lunghezza superiore a 7,5 metri.
Nuovo sciopero mezzi e trasporto pubblico a Milano. Per la giornata di domani, venerdì 30 maggio, l’organizzazione sindacale USB Lavoro Privato ha proclamato una protesta di 24 ore a livello nazionale con modalità che variano da città a città: a Milano l’agitazione è prevista dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 fino al termine del servizio, orari in cui sono a rischio le corse di tutti i mezzi gestiti da Atm (bus, tram e metro). Si attende ancora la comunicazione ufficiale da parte del Comune del capoluogo lombardo, ma è probabile che anche in questa occasione venga stabilito lo spegnimento delle telecamere di Area C per tutta la giornata di venerdì 30 maggio. I mezzi pubblici sono comunque garantiti durante le cosiddette fasce di garanzia, quindi la mattina fino alle 8.45 e dalle ore 15 alle 18. USB Lavoro Privato ha comunicato di aver organizzato questa protesta “contro il business delle privatizzazioni, realizzate sulla pelle dei cittadini e del reddito indiretto, e dei lavoratori del settore con l’azzeramento dei contratti e l’attacco ai livelli di sicurezza degli autisti, senza intervenire alla sulla politica clientelare che sta distruggendo un bene comune”.