“Va respinta con chiarezza ogni forma di discredito nei confronti dei magistrati”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al plenum straordinario del Csm convocato oggi dopo la sparatoria avvenuta a Milano in cui hanno perso la vita tre persone. I magistrati, ha aggiunto il Capo dello Stato, “sono sempre in prima linea e ciò li rende particolarmente esposti”. Ha poi preso la parola anche il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, che ha definito l’accaduto un “atto criminale gravissimo” di “intollerabile e massima ingiustizia”. “Questo è il giorno del dolore e non delle polemiche su come sia potuto accadere un fatto di tale gravità, che ha consentito a una persona armata di fare ingresso nel Palazzo di Giustizia e colpire mortalmente”, ha aggiunto.
Quanto avvenuto stamattina a Milano, dove l’imprenditore Claudio Giardiello ha ucciso tre persone a colpi di pistola, dimostra che “i sistemi di sicurezza per l’accesso agli uffici di palazzo di Giustizia, che hanno sempre garantito il sereno svolgimento delle attività giudiziarie nel corso dei passati decenni, hanno palesato una evidente falla nel loro funzionamento”. Lo ha scritto in una nota il presidente della Corte d’Appello di Milano, Giovanni Canzio. Sulla strage è intervenuto anche il procuratore di Milano, Edmondo Bruti Liberati, spiegando che Giardiello sarebbe stato ripreso da una telecamera mentre entrava nel Tribunale mostrando un tesserino probabilmente falso.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è “profondamente colpito dalla gravissima tragedia avvenuta questa mattina al Tribunale di Milano che è costata la vita a quattro persone, tra cui un magistrato, Fernando Ciampi, nell’esercizio delle funzioni”. Lo fa sapere il Quirinale in una nota, spiegando che il Capo dello Stato “ha espresso ai familiari delle vittime le più sentite condoglianze e la vicinanza dello Stato italiano e sua personale”. Inoltre, nel corso di una telefonata con il ministro della Giustizia Andrea Orlando, Mattarella “ha avuto informazioni sull’accaduto, auspicando che sia fatta piena luce sulla dinamica dei fatti”.
“Questo è il momento del cordoglio, ma bisognerà fare chiarezza su come si sia potuto introdurre un’arma all’interno di un tribunale”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenuto in conferenza stampa sulla strage avvenuta stamattina al palazzo di Giustizia di Milano in cui hanno perso la vita quattro persone. “Voglio esprimere il senso del dolore profondo che a nome del governo e mio voglio rivolgere alle famiglie delle vittime di Milano, alla città di Milano”, ha aggiunto il premier che ha poi voluto ringraziare le forze dell’ordine che hanno catturato a Vimercate il responsabile, Claudio Giardiello, dopo un lungo inseguimento.
Inizierà tra pochi minuti la conferenza stampa organizzata in Procura a Milano sulla sparatoria avvenuta questa mattina nel Palazzo di giustizia del capoluogo lombardo. A parlare con i giornalisti ci sarà anche il procuratore della Repubblica di Brescia, Tommaso Buonanno, visto che sarà proprio la magistratura bresciana a indagare sulla strage compiuta da Claudio Giardiello, presente stamattina in Tribunale perché imputato per bancarotta. il bilancio parla di quattro vittime: l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani, il giudice Fernando Ciampi e uno dei coimputati, Giorgio Erba, uccisi dai colpi di pistola sparati da Giardiello. Una quarta persona è stata trovata senza vita, ma sarebbe deceduta a causa di un malore.
L’ex magistrato Gherardo Colombo ha commentato ai microfoni di Sky Tg24 quanto accaduto questa mattina al Palazzo di Giustizia di Milano. Colombo conosceva personalmente Fernando Ciampi, il giudice ucciso da Claudio Giardiello nella sparatoria: “E’ assurdo, o è passato da dove entrano gli avvocati o i controlli non hanno funzionato. Ma dove passano avvocati e magistrati bisogna esibire il tesserino. Sono sconcertato, è terribile e temo per il sentimento che i cittadini nutrono in questo periodo per la magistratura. La svalutazione per questa categoria contribuisce ad atteggiamenti mentali di questo tipo, anche se indirettamente”. Clicca qui per vedere l’intervista a Gherardo Colombo.
L’ex avvocato di Claudio Giardiello, Valerio Maraniello, ha spiegato ai microfoni di Rai News perché aveva rinunciato all’incarico di seguire la causa dell’imprenditore: “Mi ero occupato del suo caso insieme all’avvocato Claris Appiani per un problema relativo alla sua società immobiliare, poi avevo rinunciato al mandato perché era una persona particolare, sopra le righe. Inizialmente sembrava molto gentile poi col tempo si è capito che aveva qualcosa di particolare. Ho preferito troncare i rapporti”.
Sale a tre il bilancio delle vittime della sparatoria avvenuta stamattina nel Tribunale di Milano. Oltre all’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani e a Fernando Ciampi, presidente facente funzione della sezione fallimentare del tribunale di Milano, ha perso la vita anche uno dei feriti: l’uomo era ricoverato al Policlinico di Milano dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico, ma sarebbe deceduto poco dopo. Lo hanno fatto sapere fonti ospedaliere.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato informato di quanto accaduto questa mattina al Tribunale di Milano e viene tenuto costantemente aggiornato sull’evoluzione della vicenda avvenuta al Palazzo di Giustizia. Il Presidente Mattarella è al momento impegnato al Quirinale in una serie di incontri internazionali.
E’ di due morti il bilancio provvisorio della sparatoria avvenuta questa mattina nel Palazzo di Giustizia di Milano. Le vittime, uccise da Claudio Giardiello, imprenditore che era imputato per bancarotta fraudolenta, sono l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani e Fernando Ciampi, presidente facente funzione della sezione fallimentare del tribunale di Milano. Ci sarebbero anche due feriti, Davide Limoncelli e Giorgio Erba. Forse ferito a una coscia anche Stefano Verna, dottore commercialista che si trovava in aula in qualità di testimone. Come detto, il bilancio è ancora provvisorio: ulteriori aggiornamenti arriveranno a breve.
Secondo le ultime notizie sulla sparatoria in Tribunale e Milano, sarebbe salito a quattro il numero delle persone uccise questa mattina in un’aula del Palazzo di Giustizia di Milano. Ad aprire il fuoco sarebbe stato Claudio Giardiello, imprenditore che era imputato per bancarotta fraudolenta. Inizialmente era stato comunicato che il bilancio era di due morti e un ferito grave, ma le ultime notizie, ancora da verificare, parlano di quattro vittime. Tra queste ci sarebbe anche Fernando Ciampi, presidente facente funzione della sezione fallimentare del tribunale di Milano, oltre a un testimone. Giardiello risulta invece ancora in fuga e le forze dell’ordine sono sulle sue tracce.
Due morti e un ferito: è questo il bilancio provvisorio di un attacco al Palazzo di giustizia di Milano di cui non si conoscono ancora i dettagli anche se stando alle prime notizie che giungono dal posto lo sparatore sarebbe un imputato per bancarotta fraudolenta, tale Claudio Giardiello. Secondo le prime testimonianze sono stati avvertiti quattro o cinque colpi di arma da fuoco, tutte le persone presenti hanno cominciato a fuggire giù dagli scaloni. A terra è stata notata una persona con una gamba insanguinata e poco dopo sarebbero state trovate anche due persone morte, non si sa al momento di chi si tratta. I carabinieri sono immediatamente arrivati nei corridoi del palazzo, il secondo piano è stato fatto evacuare, sembra ci sia una caccia all’uomo in corso.