“Mio figlio un violento? No, solo un pirla”. A parlare è il padre di Mattia, il ventenne che venerdì scorso definiva “giusto” devastare la città di Milano per protestare contro Expo. Intervistato dal Corriere della Sera, l’uomo ha commentato le parole del giovane che si è poi pentito delle sue dichiarazioni dicendosi “pronto a dare una mano a pulire la città”. “Mio figlio non è uno sbandato – ha detto il padre al quotidiano di via Solferino – E’ semplicemente un pirla. Bazzica i centri sociali perché ama il rap e il rock alternativo, ma se gli chiedete i motivi della manifestazione no Expo fa confusione. Si è infilato in una storia più grande di lui”. Venerdì scorso Mattia ha detto “che se avesse potuto avrebbe spaccato qualcosa anche lui. Non ci sono giustificazioni per la violenza. Io e mia moglie chiediamo scusa sinceramente. E ci vergogniamo per lui. Mia moglie non esce di casa da ieri”, ha aggiunto l’uomo. Poi ha concluso: “Prenderlo a sberle come ha fatto la mamma di Baltimora? Devo essere onesto, quattro schiaffoni glieli avrei anche dati volentieri. Però mio figlio ha quasi 21 anni, che cosa avrei risolto così? Ci ho pensato ma mi sono trattenuto”.