Uno studio tratto dal romanzo vincitore del premio Campiello 2007 “Mille anni che sto qui” di Mariolina Venezia prodotto dalla Fondazione Matera Capitale della Cultura 2019 con Egidia Bruno, drammaturgia e regia di Mariolina Venezia, allo Spazio Teatro No’hma, mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio 2017, ore 21.00
La storia è quella di una famiglia di un piccolo paese della Basilicata.
Dall’Unità d’Italia alla caduta del muro di Berlino, cinque donne si passano il testimone, a cominciare da Carmela, la contadinella violentata dal signorotto del luogo poco più che bambina, e a finire con Gioia, l’ultima di questa stirpe, che lascia la terra dei suoi antenati alla ricerca della libertà.
In questo primo monologo, Carmela, la capostipite, è raccontata come un personaggio dell’immaginario di Gioia, la sua ultima discendente, che guarda alla sua storia familiare per tirare le fila della sua vita. E’ proprio Gioia che introduce la sua antenata, di cui sente il respiro, lo sguardo e la carne nelle sue stesse cellule. Carmela sta partorendo per l’ennesima volta. Sarà ancora una femmina, o il maschio tanto atteso?
Don Francesco Falcone, il signorotto che l’ha sedotta e a cui ha dato già sei figlie, la sposerà e riconoscerà le bastarde solo se lei darà alla luce un maschio…
Lo spettacolo si caratterizza per una particolare attenzione all’aspetto vocale erituale della parola: la lingua usata è il dialetto parlato in provincia di Matera e la narrazione, intessuta di filastrocche, canzoni, versi per chiamare gli animali, formule, incantesimi e lamentazioni diventa testimonianza autentica di tempi e luoghi che segnano un’identità.