Volevate delle belle notizie in questa torrida estate a Milano? Eccole, “tanto attese”: sette nuovi autovelox sparsi lungo i vari accessi alla città, con raddoppio delle telecamere rispetto a quanto era attivo finora e nuove possibilità di incappare in multe per superamento del limite di velocità. Ecco, siete contenti ora? Usciamo dalla retorica e proviamo a vedere dove saranno posizionate le nuove telecamere che promettono nuova battaglia agli amanti della velocità: si parte dall’attivazione già domani, mercoledì 2 agosto, della seconda telecamera in Via Palmanova. Fino ad oggi era presente un autovelox sulla carreggiata in uscita da Milano, ma ora ve ne sarà un altro sulla corsia opposta in direzione centro. Nel caso di via Palmanova (dove il limite resta a 70 km/h) da stasera pannelli di avviso comunicheranno la novità anche in via Padova, viale Monza, via Rubattino, piazza Cinque Giornate e piazza Repubblica. Tutti i nuovi dispositivi saranno segnalati non solo con cartelli ma anche con appositi cartelli giallo-arancio con luci lampeggianti in modo da notare l’autovelox con buona previsione. Ecco invece dove saranno posizionati, dal prossimo autunno, gli altri autovelox: via Parri (dove il limite è di 70km/h) e via dei Missaglia (50 km/h) dove si raddoppiano, come per Palmanova, le telecamere già esistenti in uscita da Milano. Poi ancora, viale Fulvio Testi (50 km/h) e via Virgilio Ferrari (70 km/h), strade finora “scoperte” dal controllo velocità, con autovelox dunque posizionati in entrambe le direzioni.
RADDOPPIANO GLI AUTOVELOX A MILANO: LIMITI E ZONE DOVE SARANNO ATTIVATI
LE POLEMICHE CONTRO IL COMUNE
«Sono un deterrente efficace contro gli eccessi della velocità e quindi necessarie per contenere i pericoli e gli incidenti», spiega l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, dopo l’infornata di polemiche appena è stata data la notizia dei nuovi autovelox praticamente in tutti gli accessi alla città. Ma per il Comune questo non si tratterebbe di un accanimento contro gli automobilisti (già invece sul piede di guerra): «Assolutamente no, infatti abbiamo deciso di utilizzare molti più strumenti di segnalazione di quanti ne richiede il codice della strada: cartelli, lampeggianti e scritte a terra rendono molto visibili gli impianti. Inoltre scaglioniamo il loro posizionamento su più mesi. Vogliamo che le strade siano sempre più sicure. Il largo rettilineo di via Palmanova, come tutte le strade sulle quali posizioniamo questi strumenti, può indurre in tentazione». Inutile dire come le opposizioni alla Giunta Sala prendano il caso come opportunità di attaccare il Comune: «Con la sinistra a Palazzo Marino, Milano è diventata la capitale delle multe e gli autovelox, spesso piazzati a casaccio per colpire più automobilisti possibile, sono gli strumenti preferiti per recuperare denaro dai milanesi già troppo tartassati», spiega Silvia Sardone (Forza Italia), lamentando il quasi raddoppio delle telecamere in Milano (prima erano 9, ora saranno 16 con gli ultimi 7 autovelox in programma, ecco la mappa completa offerta dal Corriere della Sera). Spunto di discussione la offre Simone Sollazzo, Movimento 5 Stelle, che pone la domanda: «Va bene il rispetto del codice stradale ma cambierà davvero l’atteggiamento di chi si mette alla guida? Ne riparleremo davanti alle percentuali aggiornate degli incidenti».