E’ stato condannato definitivamente a 9 anni e 4 mesi di carcere Mirko Franzoni, l’uomo che uccise a fucilate un giovane ladro. Era il dicembre del 2014 quando il ladro neppure trentenne si intrufolò nella casa del fratello di Mirko Franzoni a Serle, in provincia di Brescia. Sorpreso dal meccanico 33enne, Eduard Ndoj, 26enne albanese, si diede alla fuga per le vie del paese ma fu raggiunto e freddato a fucilate da Franzoni. “Voleva disarmarmi ed è partito un colpo, non volevo ucciderlo”, è sempre stata la difesa dell’uomo, adesso condannato in via definitiva. A non credere alla sua versione, infatti, sono stati ben tre gradi di giudizio che hanno decretato l’esatto contrario. Ora, dunque, Franzoni dovrà andare in carcere con l’accusa di omicidio volontario, dopo che la Corte di Cassazione si è espressa nella giornata di ieri, come spiega Il Giorno online. Rigettato, così, il ricorso della difesa rappresentata dall’avvocato Gianfranco Abate che puntava a dimostrare l'”illogicità” delle sentenze. “La tesi difensiva dello sparo puramente accidentale è del tutto irragionevole e inverosimile, Franzoni ha sparato all’altezza della spalla, nella posizione di chi è intento a colpire un bersaglio”, avevano già scritto i giudici dell’Appello.
MIRKO FRANZONI CONDANNATO: SI È COSTITUITO IN CARCERE
Rispetto alla sera dell’omicidio, Mirko Franzoni dichiarò sempre di essersi messo alla ricerca del ladro portandosi il fucile dietro per paura che potesse essere armato. Tuttavia fu appurato che Franzoni si rese protagonista di una vera e propria caccia all’uomo durata due ore. Dopo averlo colpito, dice l’accusa, si sarebbe disfatto dell’arma e solo allora avrebbe allertato i soccorsi. Il padre, il fratello di Mirko e due vicini sono tuttora accusati di falsa testimonianza, poichè si sospetta di aver depistato le indagini predisponendo una tesi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. La Cassazione, ieri, ha confermato anche la provvisionale di 125 mila euro per i genitori ed il fratello del ladro ucciso. Come spiega l’agenzia di stampa Ansa, Mirko Franzoni si è costituito nel carcere bresciano di Verziano prima che la procura di Brescia firmasse l’ordine di carcerazione.