Mirko Matteucci, il tassinaro inviato per Raiplay che ha raccontato l’aspetto più irriverente del Festival di Sanremo 2020 intervistando i cantanti, compreso Leo Gassmann a cui ha chiesto di salutare papà Alessandro, racconta l’inizio della sua carriera televisiva a Vieni da me. In uno studio vuoto per la decisione del Governo per limitare i numeri dei contagi da coronavirus, Mirko Matteucci, con la sua lunga barba e il suo look insolito che sfoggiava anche durante la sua vita da tassista durata ben 20 anni, tacconta come è riuscito a diventare un personaggio televisivo. Tutto è iniziato da uno sciopero di tassisti a cui, inizialmente, non voleva partecipare. Convinto da un amico, Mirko decide di partecipare non immaginando che quello sciopero gli avrebbe cambiato totalmente la vita.
MIRKO MATTEUCCI: “UNO SCIOPERO MI HA CAMBIATO LA VITA”
Uno sciopero organizzato dai tassisti di Roma cambia per sempre la vita di Mirko Matteucci che oggi ha messo in garage il suo taxi per portare avanti la sua seconda vita come inviato di Rai Play. La sua carriera televisiva inizia grazie a Diego Bianchi. “Vedo Diego Bianchi allo sciopero dei taxi e quando lo vedi andai da lui”, racconta Mirko. Inizialmente, Diego Bianchi si spaventò, ma poi vide in Mirko un grande potenziale portandolo a Gazebo. “Lo vidi a Piazza Colonna, durante la manifestazione dei tassisti italiani, vidi Diego in mezzo a noi e dissi alla mia fidanzata che avevo portato con me ‘guarda chi c’è’. So’ andato da lui a scherzare, è nata una sorta d’amicizia”, racconta Mirko che oggi porta avanti le sue storie visibili su Raiplay.