Tragedia a Gwangju, dove il locale Coyote Ugly è collassato mentre era in corso la festa degli atleti impegnati ai mondiali di nuoto in corso in questi giorni in Sud Corea. Un nome, quello del club di cui sopra, che evoca un film del 2000, ma che in queste ore è associato a morti, feriti e distruzione. Due infatti le vittime (persone comuni, non atleti del nuoto), mentre fra i coinvolti (una ventina in totale), vi sarebbero anche nove atleti. Cominciamo con il dire che nessun italiano è coinvolto. Nell’elenco dei feriti, fa sapere l’edizione online de La Stampa, è stata inserita anche Giulia Viacava, italiana, ma in realtà si tratterebbe semplicemente di un’infermiera di stanza in Sud Corea, che si trovava in pronto soccorso per aiutare una collega, fasciandole la gamba e rimanendo con lei. Il locale dove è avvenuta la tragedia si trova vicino al Villaggio degli atleti impegnati nel mondiale, e durante la serata di ieri la squadra della pallanuoto femminile degli Stati Uniti, ma anche quella dell’Australia, della Nuova Zelanda (compresa quella maschile) e del Brasile, avevano deciso di festeggiare insieme ad altri che non avevano più competizioni in programma.
MONDIALI NUOTO, CROLLA DISCOTECA VICINO AL VILLAGGIO ATLETI
La discoteca, vista l’affluenza di gente in questi giorni di Mondiali, aveva deciso di allargare abusivamente il proprio spazio con una balconata, e nella nottata di ieri il locale ospitava ben 250 persone in più rispetto al consentito. Di conseguenza il soppalco, che si trovava a circa due metri e mezzo da terra, è crollato su stesso non reggendo il peso dei troppi clienti. L’incidente è avvenuto attorno alle due di notte ora locale, e all’interno della discoteca è scoppiato giustamente il panico, con scene di puro panico. Nessun atleta italiano è rimasto coinvolto, e tutti gli sportivi sono già rientrati al villaggio, con la squadra della pallavolo femminile azzurra che partirà quest’oggi per fare rientro in Italia. Matt Small, capitano della Nuova Zelana, ha raccontato: «Stavamo ballando, un minuto prima era la classica festa di fine Mondiale, baldoria e felicità, e quello dopo cedeva il pavimento, è stato spaventoso».