PER UN SOLO GIORNO IL MONDO (E I NEMICI IN GUERRA) SI UNISCE NELLA PREGHIERA PER PAPA FRANCESCO: LE REAZIONI DA TRUMP A RUSSIA E UCRAINA
Dopo la morte di Papa Francesco le reazioni della politica internazionale, sebbene “prevedibili”, sembrano parlare con una voce unica: ed è un evento, quasi un miracolo nel vedere tutti assieme Putin, Zelensky, Trump, Netanyahu, Xi Jinping, l’Ayatollah dell’Iran e la sigla di Hamas parlare in memoria del Santo Padre scomparso in Vaticano all’età di 88 anni. Durerà solo questo giorno probabilmente, anche se Trump in serata ha detto che ci sono possibilità buone affinché Russia e Ucraina trovino un accordo entro la fine di questa settimana, ma il clima geopolitico mondiale si è ritrovato spiazzato davanti alla morte di chi da anni ripete ogni settimana l’appello a fermare guerre, programmi di riarmo e politiche disumane.
Poco dopo la morte ufficializzata dal Vaticano, il Presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo per ordinare le bandiere a mezz’asta in tutta America: «un uomo buono, possa Dio benedire lui e tutti coloro che lo hanno amato». Trump tiene aperta la possibilità di poter partecipare ai funerali solenni che dovrebbero tenersi entro fine settimana in Piazza San Pietro: ultimo leader ad incontrare ieri mattina Papa Francesco è stato il suo vicepresidente J.D. Vance, rimasto sconvolto dalla notizia. «Sono stato felice di vederlo ieri, anche se era ovviamente molto malato», ha sottolineato dopo la triste notizia in arrivo da Roma.
Per una volta sulla stessa posizione anche i leader di Russia e Ucraina, ringraziano la mediazione che Papa Francesco ha sempre cercato di intentare dall’inizio della guerra esplosa tre anni fa: «ha trattato la Russia nel miglior modo possibile», ha spiegato il Presidente Vladimir Putin nel briefing con la stampa a Mosca, «Aveva un atteggiamento molto positivo, ce lo ricorderemo sempre».
Poco dopo da Kiev è il Presidente Zelensky a parlare in merito alla morte del Pontefice argentino: «notizia tragica», sottolinea il capo del governo ucraino, «Sapeva come dare speranza, alleviare le sofferenze attraverso la preghiera e promuovere l’unità». Una vita dedicata a Dio e alla Chiesa, ma anche alla salvezza di tutti, compreso il popolo ucraino, ringrazia ancora Zelensky ricordando l’impegno di Papa Francesco per la pace
LA NOTA CHOC DI HAMAS CHE USA LA MORTE DEL PAPA PER UN ATTACCO POLITICO
Ma non è solo nel conflitto tra Russia e Ucraina che per qualche ora arrivano notizie che non parlano di morti, vittime o attacchi: in Medio Oriente a pregare dopo la morte di Papa Francesco si segnalano l’Ayatollah iraniano Khamenei – «primo Pontefice a costruire ponti tra Occidente cristiano e l’Islam» – e il presidente turco Erdogan, «forte dolore per la morte del Papa cattolico». Da Israele in attesa dell’intervento questa sera del Premier Bibi Netanyahu, ha parlato il presidente della Repubblica Herzog: «immensa fede e grande misericordia, ha dedicato la vita alla pace in epoche turbolente e complesse», sottolinea il comunicato del Presidente israeliano.
A stonare in una giornata di voci pressoché unitarie nel ricordo e memoria di Papa Francesco è invece il comunicato della sigla terroristica di Hamas: sebbene ringrazi lo sforzo del Santo Padre nella difesa del popolo palestinese, viene immediatamente utilizzato lo “spazio” del cordoglio per un attacco politico contro il nemico storico, ovvero lo Stato di Israele.
Da fermo difensore dei diritti civili palestinesi, si legge nella dichiarazione del capo politico Bassem Naim, Hamas ringrazia Papa Francesco per la sua «ferma posizione contro la guerra e gli atti di genocidio perpetrati contro il nostro popolo a Gaza nel corso degli ultimi mesi». Un messaggio di condoglianze che si trasforma in propaganda politica, sebbene nel pieno di una guerra fratricida come quella nella Striscia di Gaza.
A parlare dalla Terra Santa ci ha pensato invece il Patriarca di Gerusalemme, cardinale Pietro Pizzaballa, che nelle prossime settimane dovrà tornare in Vaticano per partecipare al Conclave come cardinale elettore (e come “papabile” secondo le prime analisi di queste ore): nel video messaggio diffuso sul sito del Patriarcato Latino, il prelato italiano unisce gli ultimi giorni di vita del Pontefice con il grande messaggio di speranza donato all’intera comunità cristiana presente in Terra Santa.
Con la Pasqua e la Resurrezione di Gesù ieri il popolo cristiano ha visto gli ultimi appelli di Papa Francesco, «oggi Dio lo ha chiamato a sé. Una connessione significativa tra la celebrazione della vita e dell’amore con la Resurrezione e oggi Papa Francesco è stato chiamato a vedere il viso di Dio».